Una libreria dove si pranza o si cena non è una novità.
Anzi i grandi librai ne hanno fatto la formula vincente. Tanto che nei loro
punti vendita è facile vedere, anche con le restrizioni del post pandemia,
il pieno di chi mangia e beve e nessuno che sfoglia o acquista libri. Il
caso di Anarres Libreria-Bistrot è diverso. Specie se confrontato con i
colossi. La sua apertura non parte da una strategia di marketing con
finanziamenti e prospettive di alti profitti, ma dall’idea di quattro trentenni
di costruirsi un’occupazione che conciliasse, interesse, studi, passioni. E
così Andrea, Edoardo, Francesco, Luca hanno trovato un magazzino in Via
Crespi a Milano, zona al limite di NoLo e in crescendo come frequentazione, e hanno aperto il bistrot a dicembre. Certo la pandemia non li ha
favoriti. "Abbiamo avuto subito un certo successo, racconta Francesco,
sociologo, mente e coordinatore del locale, fino al 9 marzo quando si è
chiuso tutto". Edoardo è lo chef. I suoi piatti sono pochi e
rappresentativi della cucina italiana, dagli arrosticini abruzzesi all’insalata
caprese, ma sempre con qualche tocco nuovo o piccole
varianti. Mentre Luca, mettendo a frutto
l’esperienza in un birrificio, è l’addetto al bar. Dove le
birre sono da intenditore, ma c’è anche una buona selezione di gin,
pochi vini ma non banali e un’interessante proposta di cocktail caraibici. Ad
Andrea, filosofo, è affidata la scelta dei libri. Pochi gli illustrati e senza
snobistiche ricerche estetizzanti, una prevalenza di saggistica molto
variegata e novellistica che mette insieme titoli premiati, italiani e
non, con novità di piccoli editori. L'arredamento è lineare e funzionale,
ma non triste e minimale: un bancone del bar ben illuminato e punto
chiave, una vecchia credenza, tavoli e sedie in legno con le giuste distanze da
regolamento. E librerie dappertutto, con piani di appoggio per consultazioni
veloci e, per letture più attente, una comoda poltrona in pelle. Periodicamente
presentazioni di libri, reading anche di testi in fase di pubblicazione e piccole mostre
curiose. Come quella in corso con le foto dei reperti del futuro. Per restare
in tema di fantascienza utopica, stile Anarres. Per info:
www.anarres.it
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