Il 2020 passerà alla storia anche come l'anno delle vacanze più particolari. Si
viaggia meno e con modalità più inedite. Per molti sarà l'occasione per vedere luoghi
sconosciuti magari a chilometro zero o quasi. Da esplorare a piedi Meeters ne
propone otto, in Piemonte, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Toscana, Lazio.
Impennata dei cammini, anche al di fuori dei tradizionali. L'automobile torna a
essere il mezzo più usato, ma deve vedersela con treni e bicicletta. In ascesa
i bike tour, il Canton Ticino
individua sentieri per più di 2000 chilometri. Boom sicuro dei camperisti
italiani che dagli attuali tre milioni, diventeranno molti di più. Per loro possibilità
mai contemplate. Come il progetto Donne
del vino Camper Friendly che, in accordo con il Touring Club, offre una notte di sosta gratuita tra i vigneti con
degustazione all’aperto, trekking tra i filari e shopping di vini a prezzi
speciali. C'è un rilancio del glamping
per un confort da hotel ma con il brivido dell'avventura e il distanziamento
del campeggio libero. Si fa strada il Forest
Bathing, immersione nella natura, come vuole lo Shinrin-Yoku (trad.Trarre giovamento dall’atmosfera dei boschi). Ai
laghi Nabi, la prima Oasi Naturale della Campania, si dorme in piccoli lodge
sull’acqua (in alto a sinistra). Sempre per chi cerca l’avventura ma senza contrattempi, Combotour
ha inventato Viaggi Zaino in spalla,
per viaggiare in modo autonomo, ma con qualche servizio base definito. Tra le
mete la Scozia, l’Irlanda, l’Inghilterra vittoriana e la Finlandia. Sempre più
cool dormire nei fari. Quello di Brucoli, in Sicilia alle porte della Val di
Noto, è arredato con i pezzi iconici delle collezioni Molteni. Per chi ama la
montagna l’Auberge de la Maison di Courmayeur ha preparato un luogo speciale
per cenare e pranzare in tête-à-tête. Qui, isolato nel verde, c’è un tavolo
perfettamente apparecchiato dove i cibi arrivano dalla cucina in un cesto, con
una carrucola installata dalle guide di Courmayeur(in alto a destra). Infine per chi vuole il campeggio
integralista, ma smart, Louis Vuitton ha creato una tenda per due e uno zaino in
tela monogramma, versione con nuvole e senza.
Pare che durante il lockdown qualcuno si sia procurato un
cane per poterlo accompagnare nelle
uscite autorizzate per le deiezioni. Poi, finiti i divieti, se ne sia liberato.
Forse fa parte delle fake news del
momento. Ma potrebbe essere vero, dato che ogni estate si ripete la campagna
che esorta a non abbandonare gli animali e la notizia di un poverino legato al guard
rail in una piazzola di autostrada, c’è sempre. Può essere però di
conforto sapere che i cattivi padroni
se non sono una specie in estinzione, sono di sicuro in netta diminuzione. Da
un’indagine commissionata da Facile.it all’istituto di ricerca EMG Acqua, 3,5
milioni d’italiani proprietari di pet,
circa uno su tre, faranno vacanze insieme al loro amico. Quattro su dieci di
questi hannodichiarato di decidere
lameta in base alle preferenze del
cane. Non si parla di suite, piscine, saune e massaggi per Fido, ma della
scelta di destinazioni più vicine e raggiungibili in auto. Il 40,4% dei
proprietari si dice disposto a spendere di più per avere maggiori servizi per i
pet, mentre con grande rammarico di
Facile.it sono pochissimi quelli che li assicurano per sinistro stradale,
infortunio, smarrimento. Nonostante Facile.it proponga addirittura un pet box, una scatola nera per seguire il
cane in tutti i suoi movimenti. Sono sempre di più gli alberghi, i bed & breakfast, gli agriturismo
che ospitano animali ed è nato, creato da donne, un progetto Cane in viaggio con una community di 70mila followers che aiuta a trovare con una app la migliore sistemazione
per cane e padrone, ma anche le spiagge dove hanno accesso consentito, i
veterinari, i pet shop e gli
eventuali dog sitter in zona. Per
chi, invece, non può dividere la vacanza con l’amico peloso, c’è la piattaforma
di Harmonia, con una catena di asili diurni e hotel, dove prenotare delle Dog Suite (foto in basso) e varie attività per loro, in
compagnia di un educatore cinofilo, documentate da video e foto, inviate ogni
sera al padrone. A disposizione anche servizi di toelettatura, corsi di
educazione cinofila e una Bautique,
con prodotti per cani.
Non esiste un manuale per come
guardare i video d’arte. E non se ne sente la mancanza. Non c’è un metodo o un
criterio universale. Ognuno ha il suo, che si crea al momento. Può essere
preceduto dalla lettura di una critica o/e dalla biografia dell’autore o dalle poche note (titolo, che spesso non c’è, durata,
nome dell’autore) accanto allo schermo. Oppure si può guardare senza preamboli e confrontare dopo le
sensazioni avute con quello scritto e
detto dai critici o dagli artisti. Si può provare con Made of Sound, terza edizione di Performing Pac, la rassegna annuale al Padiglione di Arte Contemporanea
di Milano dedicata alle arti visive. La sonorità, sempre presente nella video
arte, qui ha un’importanza determinante. Non a caso l’opera dalla quale inizia il
percorso espositivo è Duets on ice,
di Laurie Anderson, icona dell’arte multimediale (foto in alto e in basso). Presentato al Pac nel 2003,
il video è completato da documenti e materiali d’archivio. Anderson è ripresa
mentre suona il violino o con un pupazzo a sua immagine. Tra le foto quelle della
performance milanese e di video del passato. In Il cielo sta cadendo di Barbara and Ale (Barbara Ceriani Basilico e
Alessandro Mancassola) un percussionista suona in un lago ghiacciato circondato
da montagne, minacciato sonoramente da continue folate di vento. Jeremy Deller (Londra,
1966) in Il nostro hobby sono i Depeche
Mode racconta, attraverso le testimonianze di ragazzi di varie parti del
mondo, come la musica del gruppo sia salvifica. “Più che essere un gruppo ci
aiutano a vivere” dice una fan di Mosca (foto al centro). L’artista portoghese Joao Onofre fa
cantare La nuit n’en finit plus di
Petula Clark a un’adolescente in una buca scavata in una vasta prateria ai
confini di un bosco. Parole tristi e ambientazione surreale. Meno chiaro il
riferimento con i suoni nel video di Invernomuto, al secolo Simone Bertuzzi e
Simone Trabucchi. Un viaggio tra le culture giovanili di varie città (Parigi in
primis) riprese anche con videoclip. Pamela Diamante, con l’aiuto del
compositore e musicista elettroacustico Marco Malasomma, trasforma in musica le
parole di Paolo, ipovedente, sulle stelle. Mentre pennellate nervose su due
tele sono il modo in cui Antonio, non vedente dalla nascita, immagina un cielo
stellato. Completano l’esposizione l’ installazione Pile à CD della francese Marie Cérisier e la Project Room con videoclip
musicali tra pop e rock. La mostra è aperta dal 2 luglio fino al 13 settembre,
da giovedì a domenica. Il 31 luglio, in collaborazione con Cineteca Italiana,
sarà proiettato nel cortile del Pac il lungometraggio Heart of a dog di Laurie Anderson. Info:www.pcmilano.it
C’è un grosso impegno di
creatività in queste Fashion Digital Week, per riuscire in streaming a rendere le proprie collezioni emozionanti.Certo gli effetti
facili sui video sono più semplici da ottenere che nella realtà, ma riescono meno a
colpire nel segno. Ha incominciato l’Haute Couture a Parigi, poi sempre a
Parigi c’è stata la moda maschile e in questi giorni a Milano, sotto l’egida e
l’organizzazione impeccabile di Camera della Moda Italiana c’è la moda maschile,
con qualche anticipazione della donna. Molte maison, non tutte, sfileranno dal vivo a settembre, se tutto andrà
bene. Ora la passerella è sostituita da corti che durano qualche minuto in meno
di una sfilata, non hanno attese ne strascichi, neanche permettono distrazioni
ma anzi favoriscono la concentrazione. Possono essere impostati come dei film con un racconto o una storia
oppure sono dei video di backstage di sfilate o d’atélier o ancora dei flash
d’archivio oppure un’intervista o delle considerazioni dello stilista a commento
dei capi. Tendenze? Non emergono così chiaramente, o meglio c’è molto più
interesse da parte delle singole case a distinguersi e le diverse cornici aumentano
questa varietà. Quello che si può notare di comune è uno sguardo al futuro più
concreto. Il Covid-19 è arrivato improvviso, inaspettato, ha cambiato tutte le
carte in tavola e soprattutto ha imposto un pragmatismo, una visione più
attenta delle cose. C’è chi parla di semplicità come antidoto alla crisi, chi
di colori forti e allegri. Chi pensa che la qualità debba esserel’obiettivo primario da seguire. Chi guarda e ricerca con sempre più coerenza alla sostenibilità. Quanto alle situazioni
scelte il futuribile è tra le più accreditate così Han Kjobenhavn, brand di Copenaghen (foto al centro), con i suoi personaggi ispirati all’anatomia e all’evoluzione della specie o
Fabio Quaranta con il suo Iperurania (foto in basso).
Chi preferisce cornici romantiche come il piccolo parco intorno alla palazzina Liberty
a Milano di notte, come il turco Serdar Uzuntas per la sua collezione Costantinople o una serra di piante
grasse come David Catalan. Molti e importanti gli interventi musicali, dai
suoni metallici, oltre l’heavy metal, di chi guarda al Tremila al più
melodicorepertorio italiano, anzi
napoletano dei Volo live, in linea con gli stampati ispirati alle ceramiche di
Vietri, da Dolce & Gabbana. Una
sfilata vera con pubblico in mascherina nel campus dell’Humanitas University al
cui istituto per la ricerca verranno devoluti i compensi di chi ha lavorato
all’evento. (In alto un esempio di stile neo-urbano di Manuel Ritz).