venerdì 24 novembre 2017

SCENE DA UN MATRIMONIO



O meglio round da un matrimonio. Così sono definiti dagli stessi attori gli undici quadretti famigliari che compongono Play Strindberg  di Friedrich Dürrenmatt.  Prodotto dal Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia-Artisti Riuniti-Mittelfest 2016, con la regia di Franco Però, è fino al 3 dicembre al Teatro Menotti di Milano, dopo una lunga, applaudita tournée. Prendendo spunto da Danza Macabra di Strindberg, il drammaturgo svizzero ironizza su rapporto di coppia e convivenza, tirando fuori sarcasmo e comicità  al limite fra il tragico e il grottesco.  Sul palcoscenico  Alice ed Edgar, una coppia al 25simo anniversario di matrimonio. Lei, Maria Paiato, con alle spalle una carriera di attrice che rinfaccia al marito di aver abbandonato per sposarlo, è sempre pronta al commento acido, alle accuse, alle prese in giro. Lui, Franco Castellano, capitano, si definisce uno scrittore sul tema militare. Goffo e incapace di tenere testa alla moglie, alterna momenti di autocommiserazione ad altri di subdola aggressività. Tutto si svolge in un salotto borghese, curiosamente circondato dalle corde, proprio come un ring.  E proprio come in un match di boxe i round sono scanditi dal suono del gong.  Ai due si aggiunge  il cugino Kurt, interpretato da Maurizio Donadoni, personaggio di cui si intuisce un passato non immacolato. All’inizio atteso e ben accolto da entrambi, in realtà viene corteggiato e sedotto da Alice, forse solo per provocare l’indifferente Edgar. Che, invece, ne fa oggetto di attacchi e saltafossi. Il ritmo è sempre sostenuto, grazie anche alla bravura degli attori. Il linguaggio contemporaneo e la tematica d’attualità rendono lo spettacolo  coinvolgente e capace di far ridere e pensare,  
Dopo Milano, Play Strindberg sarà a dicembre, al Teatro Bellini di Napoli dal 5 al 10, al teatro Fabbricone di Prato dal 14 al 17 e al Teatro Sociale di Bergamo dal 18 al 20.    
     

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