lunedì 17 novembre 2014

NUOVI JEANS PER IL LEVRIERO



“Non ci può essere Trussardi senza Trussardi Jeans” dice Tomaso Trussardi, amministratore delegato del gruppo di famiglia, a proposito del rilancio in grande stile del marchio Trussardi Jeans, nato nel 1987. La collezione per il prossimo inverno è sfilata a Milano, negli spazi delle ex officine Ansaldo, seguita da un party con performance di danza e musiche della cantautrice  italo-britannica Anna Calvi . In passerella si sono visti ovviamente pantaloni con colori, trattamenti, tagli, lavaggi particolari, molta maglieria a grossi punti, parka, giacchette, giacconi, abiti per lei e vari capi in pelle. “E’ una pelle particolare diversa da quella della linea Trussardi,  non solo per il prezzo, ma soprattutto per l’aspetto” spiega Gaia Trussardi, direttore creativo“ E’ molto trattata, più trasgressiva. Anche la maglieria  è diversa, decisamente più allegra  con delle grafiche nuove. Il levriero è ironico, diventa fumetto”. E’ un brand  che parla ai giovani e a chi vuole arrivare a un marchio moda, ma non è destinato solo a loro. “Il denim è ideale per il momento conviviale, è legato al week end, alle giornate in famiglia, alle serate informali. Non vogliamo parlare di target. C’è una nuova idea di segmentazione del mercato. La stessa persona può attingere da due linee diverse. Il nuovo consumatore è un trendsetter , non un follower”. Non quindi chi segue pedissequamente la moda ma chi fa scelte tutte sue,  il testimonial unico del suo stile personale. 
Elemento interessante che conferma la qualità della collezione, la produzione italiana al 50%, che per la pelle  raggiunge il 100%. Caratteristica singolare per un brand sportswear. Anche la distribuzione rispecchierà gli standard:selezionate boutique e i più importanti department store.Oltre il progetto di apertura  di 25 monomarca Trussardi Jeans in Oriente e in Russia entro la fine del 2017.

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