lunedì 31 marzo 2014
TUTTO SCORRE
giovedì 27 marzo 2014
PASSION FLOWER


Fiori di tutti i tipi, con una
prevalenza per quelli di campo, splendono sul tessuto bianco degli accessori
firmati
Dolce & Gabbana. Dalle più
strutturate borse a bauletto un po’ anni Quaranta alle più semplici shopper,
alle minuscole, preziose clutch. Dalle
ballerine ai sandali con plateau fetish, agli infradito, agli stivali da fatalona tacco 10. Christian
Louboutin, addirittura per il prossimo inverno, propone viole del pensiero
sulle sue sexyssime décolletées con tacchi improbabili, suggerite per movimentate
e birichine serate da alcova. Si ispirano alle suggestioni
floreali di Frida Kahlo le collane e gli orecchini di Ayala Bar, come sottolinea anche l’immagine pubblicitaria. Sono
in filigrana d’argento
ed evocano rose, ninfee, orchidee, tulipani i bijoux di Yvone Christa, brand di
Yvonne Clamf e Christina Soderstrom, svedesi di nascita, ma da 19 anni newyorkesi di adozione e fama. Fiori di pesco in madreperla rosa sono sulla collana-colletto
placcata oro della serie Cartoline d’Italia di Misis, nella linea dedicata ad
Asolo. Sono una novità, invece, i fiori
sugli occhiali. Da quelli in 3 D a quelli stampati. Così le ninfee sulle montature di Emporio
Armani, le fioriture smaglianti su quelle di Dolce & Gabbana, i giardini su quelle di Vogue Eyewear che, a conferma della passione floreale,
quest’anno è tra gli sponsor di Orticola
(v.L’Espa.net venerdì 21 marzo 2014).
martedì 25 marzo 2014
OMAGGIO A UN GENIO

venerdì 21 marzo 2014
CUORI? QUADRI? PICCHE?... FIORI!
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Sculture di Silvia Manazza |
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Orticola 2012 |
La schiera degli amanti di fiori e piante s’infittisce
a vista d’occhio e non ha che l’imbarazzo della scelta per
soddisfare la sua passione. A parte una primavera anticipata che regala fioriture
assolutamente inaspettate. Nel prossimo salone del mobile, soprattutto nel
fuori salone, il tema del verde è al centro della attenzione e non solo con i
mobili da giardino. Al Superstudio, per
esempio, viene allestito su un tetto un orto di 750 metri quadri, su progetto di Michelangelo
Pistoletto, che resterà in funzione tre mesi. E di cui il raccolto di frutta e
verdura può essere consumato sul posto.
Dal 9 all’11 maggio, sempre a Milano, ritorna Orticola con idee e
proposte brillanti grazie all’attività, tutta di volontariato, dei suoi efficienti
e creativi organizzatori. Uno degli obiettivi di questa edizione far
conoscere la rosa italiana che,
nonostante il passato glorioso e la
grande varietà delle specie, è una cenerentola, in secondo piano rispetto alle genoveffe e anastasie francesi,
tedesche e inglesi. Qui troverà il suo principe azzurro capace di valorizzarla.
Previsti allestimenti particolari
con l’incontro design e botanica.
Immancabili i corsi e i laboratori
gratuiti per bambini e non. Tra i
partner sostenitori, oltre agli storici, il nuovo AssoBirra, che partecipa anche attivamente con degustazioni e
corsi di spillatura, per mostrare l’anima verde della spumeggiante bevanda.
Non a Milano, ma vicino a Vaprio d’Adda, dal 23 al
25 maggio è di scena la seconda edizione della mostra-mercato Bucolica-Vivere
Country nel parco della maestosa Villa Castelbarco. Distribuiti tra le
scuderie, i saloni interni, il patio e i
giardini un centinaio di espositori. Dall’artigiano con la sedia impagliata
fino all’antiquario con il quadro d’epoca, ovviamente a soggetto bucolico-country.
Da non mancare “Donne di fiori” un percorso
di contemplazione creato da note paesaggiste. E l’esposizione di Silvia
Manazza con installazioni-sculture mix di romanticismo e sense of
humour, realizzate con vecchi materassi scovati in un collegio abbandonato.
mercoledì 19 marzo 2014
RACCONTI AFRICANI
Raffaello Bini, nonno di Luca |
![]() |
Il negozio di Ottica ad Asmara |
Difficile scegliere un paio di
occhiali senza provarli.
Mentre un abito puoi capire se ti si adatta vedendolo
in una vetrina, per gli occhiali non è così. Basta una curva diversa, un colore
inusuale, la consistenza particolare di un materiale e l’effetto può cambiare.
Può far risaltare troppo il naso o anche
troppo poco, può nascondere troppo la fronte o anche troppo poco. Certo la
leggerezza è un elemento positivo, ma non è l’unico che si cerca, in un
occhiale da sole soprattutto. E allora cos’è quel valore aggiunto che può
invogliare all’acquisto? Per alcuni,
molti purtroppo, è il logo o il fatto che lo porti una certa
celebrity. Ma per altri potrebbe essere la storia che c’è dietro? Sì, se è
forte e trainante come quella del marchio L.G.R. Le tre lettere sono le
iniziali del fondatore Luca Gnecchi Ruscone, trentenne con una brillante
carriera nel mondo dell’alta finanza di Hong Kong. Fino al 2007, quando il nonno Raffaello, che aveva vissuto in Africa dal 1930 al 1970,
prima come fotografo poi come imprenditore, lo manda ad Asmara. Nel negozio di ottica sopra la casa dove
viveva, entrambi confiscati ai tempi della guerra di liberazione dell’ Eritrea
dall’Etiopia, Luca trova una scatola di occhiali da sole del periodo
coloniale, importati dall’Italia e destinati ai militari. Se ne innamora.
Riesce a individuare tra le vecchie carte le fatture e risale al produttore. La ricerca non è così semplice
perché l’azienda ha chiuso nel 1968. Ma la determinazione di Luca è più forte.
Girando per le case e con un passaparola
arriva al proprietario, e riesce a convincerlo a riaprire il laboratorio. Fa
riprodurre i modelli trovati seguendo le
stesse lavorazioni artigianali, con materiali simili ma tecnologicamente avanzati e di altissima qualità . Quindi
incomincia a proporli con un"porta a porta" serrato ai negozi di moda più ricercati
d’Europa. Colette è uno dei primi ad acquistarli. Partecipa a un evento a
Parigi e i suoi occhiali arrivano sulle
pagine di Vogue francese. E’ il successo.
Ora la collezione ha 32 modelli da sole e 27 da vista. Si chiamano
Asmara, Malindi, Casablanca , Zanzibar, tutti nomi di località africane, ma non
seguono il discorso vintage, decisamente
superato. Anzi la ricerca di materiali sempre più tecnologici e il design inedito sono il fiore
all’occhiello di L.G.R. L’Amarcord resta nelle lavorazioni artigianali, nel
tutto italiano e nelle lenti in vetro. Però antigraffio, resistenti agli urti e
che proteggono al 100% dai raggi UV.
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