Ci sono
Paesi di cui leggiamo sui quotidiani e sentiamo parlare in televisione continuamente.
Ma per quanto sappiamo delle loro meraviglie, non li prendiamo in considerazione
come mete di viaggio. Li leghiamo alle guerre, alle crisi interne insuperabili,
agli autoritarismi del potere. Per noi non sono luoghi, ma situazioni. Non ci
rendiamo conto che al di là dell’interesse artistico e storico, sono da visitare
per conoscere la vita degli
abitanti e scoprire che è molto più simile alla nostra di quello che pensiamo. Uno
di questi Paesi è l’Iran. Viene a proposito il prossimo Salotto del Viaggiatore
(5 novembre ore 18,30) nei saloni affrescati di Palazzo Orsini, in Via Roma a
Genova. Qui il giornalista e scrittore Pietro Tarallo, inventore e anima degli incontri, racconta
con le sue parole e le fotografie di Massimo Bisceglie il vero volto del
Paese. E lo fa forte della sua esperienza personale, essendo tornato in Iran
dopo 44 anni. Può così fare il punto sui cambiamenti e l’occidentalizzazione,
nonostante le pesanti dittature e i sanguinosi conflitti. E le immagini delle
ragazze a Teheran con il chador,
portato come un vezzoso accessorio e non come una retriva imposizione, ne sono
una testimonianza. Durante la serata Alberto Boralevi, esperto di tappeti, è a
disposizione per consigli e valutazioni su quelli della tradizione iraniana.
Mentre Willy Fassio, oltre a proporre
viaggi in Iran, presenta Il Giornale del
Viaggiatore. Per finire aperitivo con leccornie, of course, iraniane.
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