Fa piacere sapere che gli italiani
non sono i massimi rappresentanti del dolce far niente. Solo il 6% va in vacanza
per riposarsi e basta. Il restante 94% si
lancia nello sport, coltiva un hobby, si impegna in qualche attività culturale. Non proprio il concetto, diventato un ridicolo tormentone, delle vacanze intelligenti, ma quasi. E quello
che colpisce anche di più è che un terzo
di questi vacanzieri si “impegna” solo in vacanza. E seguono le spiegazioni e le
valutazioni su mancanza di tempo, stress, troppo lavoro, problemi di famiglia.
E’ uno dei dati più inaspettati e
interessanti della nona edizione dell’Osservatorio Europcar-Doxa sugli stili di
vacanza degli italiani. Ugualmente confortante e ugualmente inaspettato il dato
che riguarda la percentuale di italiani che andranno in vacanza. E’ il 44%, cioè l’un per cento in più del
2012. Niente a che vedere con il 56% del
2010, nonostante si incominciasse già a respirare aria di crisi, ma comunque
una speranza di risalita che può strappare un blando sorriso. Non sorprende
minimamente, invece, la scelta delle destinazioni. In pole position c’è il mare
con il 67%, seguito a lunga distanza da montagna e collina (18%). Solo il 6%
sceglie le città d’arte, il che non è neanche un male per le città stesse e il
3% preferisce i tour, il lago e la campagna. Sono aumentati rispetto all’anno scorso
quelli che vanno all’estero, dal 19% al 26%. E di questi quasi la metà si
riversa nelle mete low cost come Spagna, Grecia, Croazia.
Interessanti i dati che rivelano gli italiani, popolo di navigatori e condottieri, in realtà poco avventurosi .
Solo il 36% parte per nuove mete, contro
il 35% che preferisce andare in luoghi conosciuti e sperimentati e addirittura
il 29% che torna sempre nello stesso posto. In questo caso non è specificato se
va in casa di proprietà e quindi ammortizza un bene e di conseguenza risparmia
o se va in albergo o in casa in affitto e allora è spinto solo da cautela.
Infine un dato prevedibile, ma non
fino a quel punto. Gli italiani amano socializzare. Ed è la motivazione di vacanza del 72%.