La campagna pubblicitaria è iniziata da poco e
finirà a Natale. Ma dietro non c’è un’azienda di panettoni o di decorazioni per
l’albero, ma un brand di regali. Fin qui niente di particolare, sono
sempre esistiti. Ma il neonato Snoblesse, con la gift card, offre qualcosa di diverso, e il nome lo anticipa.In cosa
consiste? Fisicamente in una scatola azzurra ben impacchettata con
all’interno un biglietto formato carta di credito sempre azzurro. Si acquista
sul web ma soprattutto si regala. Chi la riceve può andare con questa in un
negozio di moda e scegliere quello che gli
piace. L’iniziativa parte dalla
geniale intuizione dei due fondatori di Snoblesse, Gilberto Genga con un’
esperienza nel settore tecnologia e Gyorgy Konda con un passato di analista per dati del lusso
e dinamiche di marchi fashion. Primo motore dell’idea la constatazione che nove
regali su dieci non soddisfano chi li riceve, con conseguenti imbarazzanti
ricicli. Secondo l’analisi dei
comportamenti d’acquisto di 10mila consumatori del segmento lusso, che rivela un 40% di quello che comprano costituito da
regali. Da qui la scelta dei brand con cui varare l’ operazione. Ora sono una quindicina, ma è
negli obiettivi immediati raggiungere i 25. Da Belstaff a Brooks Brothers, dai
Fratelli Rossetti a Trussardi, molto
interessato ad aderire per gli accessori
Trussardi Jeans meno conosciuti dell’abbigliamento e perfetti oggetti
regalo.
Il donante sul sito (www.snoblesse.com)decide la
somma da caricare sulla card, minimo 150 euro, scrive dove consegnare il
cofanetto, compila il biglietto da allegare e paga. Entro 2-3 giorni al
ricevente arriva il regalo. Il donante può anche ritirare il cofanetto in uno
dei negozi dei marchi partner, caricarlo sul sito e regalarlo di persona. Chi
riceve la gift card può nel negozio
prendere quello che vuole, se il suo prezzo supera la cifra stabilita può integrarla. In
questo caso, si viene a sapere il costo del regalo, disdicevole per il bon ton. Ma a quanto dicono Genga e
Konda i maggiori utenti, fascia tra i 20 e i 40, non si pongono il problema.
Anzi pare che in Cina i fidanzati si scambino regali lasciando il cartellino del
prezzo. Snoblesse oblige.
Che cafoni questi cinesi. Sempre più consumisti e spesso rozzi. Ma Confucio dove è mai ora e le raffinatezze del Celesto Impero?
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