Si è aperta solo oggi a Milano Picasso Metamorfosi, ma le prenotazioni sono già a quota 90mila. E’
a Palazzo Reale, che ha ospitato le grandi mostre dedicate all’artista nel
2012, nel 2001 e nel 1953, quando Milano fu la prima città italiana a esporre Guernica e sicuramente resterà anche
l’unica.
Per quanto siano state e continuino a essere
numerose le esposizioni di Picasso, ognuna è una sorpresa. Mette in luce un
aspetto meno noto, fa risaltare un’ispirazione particolare, racconta storie
inedite, pone un tassello nuovo alla figura del genio. Questa esplora,
attraverso duecento opere, il suo rapporto con il mito e l’arte classica. Curata da
Pascale Picard, direttrice dei Musei civici di Avignone, è la tappa milanese di
una grande rassegna triennale fra le città europee, chiamata Picasso
Méditerranée, promossa dal Musée Picasso di Parigi. Esposti oli su tela (a
destra Testa d’uomo barbuto) e su carta, acqueforti su rame,
disegni, sculture in ferro (in basso La donna in giardino), terrecotte, piatti,
brocche, vasi. In tutte le opere un riferimento all’arte classica, evidenziata dalla presenza di diversi pezzi, avanti e dopo Cristo, prestati, tra gli altri, dal Museo Archeologico
di Napoli e dai Musei Vaticani di Roma. I lavori di Picasso provengono da alcuni dei sei Musei Picasso del mondo e dai grandi musei di Parigi e Lione.“Il pittore
prende le cose le distrugge e contemporaneamente dà loro una nuova vita” la frase
di Picasso riportata da Picard, spiega l’
approccio all’arte classica del Maestro, ma
anche quella sua tendenza a cercare sempre nuovi linguaggi. “Lo stile è il peggior
nemico dell’artista” e anche “L’artista lavora contro tutti e soprattutto
contro se stesso” sono due altre sue celebri frasi, sempre riportate da Picard. Niente quindi nostalgia nel
guardare i capolavori del passato, ma la ricerca e la voglia di indagare nelle
radici profonde della nostra identità, come ha commentato Filippo del Corno, assessore alla cultura del Comune di Milano. Essenziale, per mettere in evidenza le opere e
farne leggere le connessioni, l’allestimento di Pierluigi Cerri con le
strutture in legno di acero chiaro. Perfetto strumento di approfondimento il
catalogo di Skira. Quasi novant’anni dopo l’uscita a Parigi di Le metamorfosi di Ovidio , primo libro
della nascente casa editrice, guarda caso illustrato con le opere di Picasso. La
mostra si chiude il 17 febbraio. www.mostrapicassomilano.it
Nessun commento:
Posta un commento