Ci vuole una certa dose di audacia
per impostare uno spettacolo su un’autobiografia fatta di ricordi sfumati ed
emozioni. Soprattutto se si è appena entrati nella cinquantina. Paola Maugeri,
giornalista, conduttrice televisiva, cantante, l’ha fatto con Rock and Resilienza, in prima nazionale
ieri al Teatro Menotti di Milano. In
realtà, come si potrebbe leggere tra le righe
nel titolo, la storia personale diventa un pretesto per parlare di un
tipo di musica che ha dominato metà del secolo scorso e ancora lo domina. E non
solo. Ha condizionato il costume, gli stili di vita, il modo di pensare, di
vedere le cose, di affrontare le situazioni. Nel caso specifico della
protagonista l’ha aiutata a far fronte agli imprevisti, alle delusioni, insomma
è stata l’artefice del suo riscatto.
Il racconto comincia con le sensazioni e i flash di una bambina a cui il padre,
personaggio amatissimo quanto assente fisicamente e sentimentalmente, mostra
con un codice tutto suo l’importanza della musica. Quindi nell’età adulta, dopo gli inizi come conduttrice in piccole televisioni locali, la delusione
di essere la prima dei non ammessi alla
mitica scuola di giornalismo Walter Tobagi
a Milano e quindi l’impossibilità di lasciare la sua Catania per la grande
città. Ed è la musica che le viene in soccorso con una vaga proposta di entrare
a Videomusic. Non dalla porta principale, ma come traduttrice dietro le quinte
a preparare domande e risposte per i conduttori. Ma, come le diceva la sorella,
si chiude una porta e si apre un porticato. E il porticato si spalanca davvero
quando, grazie al suo ottimo inglese, viene mandata a intervistare gli U2 a
Dublino. Un incontro che va al di là
della musica, che Paola, coscienziosa, prepara anticipando di qualche giorno la
sua trasferta in Irlanda. Perché dietro Bono e la band c’è un mondo da cui non
si può prescindere per entrarne in contatto. Discutibile l’intervista
immaginata a George Harrison, dopo la
sua scomparsa. Ma funzionale per immettere un po’ di salvifico namasté-pensiero. Sul palcoscenico con
Paola, Manuel Buda alla chitarra, che cura anche la direzione musicale, e
Giuseppe De Luca. La regia è di Emilio Russo, mentre le scene sono di Pamela
Aicardi, valorizzate dalle luci di Giuliano Bottacin. Rock and resilienza è a Milano fino al 21 ottobre. (Le foto sono di Gianfranco Ferraro).
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