La parola tortello
pressoché sconosciuta sotto la linea Gotica è invece spesso sulla bocca e nei
menù del nord Italia. E’ seguita da aggettivi che ne denotano la provenienza:
modenese, mantovano, cremasco. Sul ripieno dei primi due tutti sono edotti. Ma
sul terzo le risposte sono diverse. Si passa dal “non so” e “non saprei”
all’ostentata sicurezza del “con la zucca”. E invece il tortello cremasco non
contiene la zucca, a differenza di quello mantovano, e non è l’unica
differenza, anche se è la principale.
Partendo proprio da questa falsa convinzione due bionde signore di Crema
hanno deciso di scrivere un libro. Con un titolo, anzi un sottotitolo, che
mette immediatamente i puntini sulle i, Tutti
i segreti del Tortello Cremasco – Non c’è la zucca! Presentato ieri nel Ridottino, un delizioso ristorante in un
palazzo storico del centro di Crema, non vuole essere un libro di cucina, come
hanno ribadito Isabella Radaelli giornalista gourmet ed esperta di vini e
Annalisa Andreini, insegnante di lettere con un blog di cucina. In effetti,
nonostante contenga delle ricette, si legge come un romanzo e incuriosisce come
una spy story . A partire da come è
venuta l’idea, spiegato nella prefazione, per continuare con i ritratti delle autrici,
centrati con ironia sul loro rapporto con il tortello. Per continuare con le leggende
intorno al piatto, che indirettamente raccontano la storia di Crema. Basta
pensare agli ingredienti che sanno di paesi lontani ed esotici e di un passato
della città legato alla Repubblica di Venezia. Leggera, mai pesante anche se
superdocumentata, la rivelazione dei
segreti del tortello. Come le variazioni sul tema. Molto importante un capitolo
su dove è possibile gustarli. Dove trovare gli ingredienti e, last but not least, con quali vini
accompagnarli. Una narrazione fresca e scattante interrotta ogni tanto dalle
illustrazioni di Clara Scapecchi, in arte Desda, sul filo dello humour, come
tutto il libro. A far da sfondo agli stilizzati personaggini c’è spesso un
monumento importante di Crema, come la Cattedrale sulla copertina. Appena
finito di leggere il libro la reazione immediata è la voglia di gustare il
tortello. A cui segue un’altra reazione. Perché un piatto così prelibato si
trova solo a Crema e dintorni? Forse per la difficoltà di reperire alcuni degli
11 ingredienti, come il mostaccino o l’amaretto scuro? Perché allora non
pensare a un kit, a lunga conservazione, da allegare al libro?
Nessun commento:
Posta un commento