Il battistero "vestito" da Emilio Pucci |
Tavoli da ping pong invadono il cortile della Fortezza da
Basso di Firenze. Il ping pong è il tema guida di questo Pitti. Molto
azzeccato e non solo perché sta tornando di moda ed è lo sport preferito dei
cinesi. Unisce movimento fisico a pensiero, concentrazione, velocità, strategia,
caratteristiche fondamentali per avere successo nella moda.
Continua la tendenza al sartoriale degagé, il confine fra
formale e sportswear è sempre più sottile. “All’uomo contemporaneo piace
cambiare d’abito” dice Massimo Rebecchi.Ed ecco giacche e camicie in
abbinamento-contrasto con stampe geometriche e in colori vivaci. Leggerezza e
sartorialità sono i diktat di Brunello Cucinelli. C’è lo spolverino, giacca
slim un po’ allungata, dal taglio impeccabile, portata con il gilé e la polo al
posto della camicia. Pantaloni con pinces, più aderenti sotto il ginocchio. Tra
i nuovi colori una gamma insolita di rossi. Rivisitati gli smoking. Abiti da
sera alternativi anche da Lardini che, oltre alla linea di Gabriele Pasini e
alla Reversibile, presenta Lardini + Wooster. Disegnata dal direttore artistico
e blogger americano è un’indovinata sintesi di sartorialità e street style. Sahariane stropicciate
e camicie bianche con maniche a righe. Chic confortevole e non esibito da
American Vintage. “E’ un basic rivisto, pezzi quindi normali come una T-shirt
ma con dettagli curati, tagli particolari, studi sui materiali e i lavaggi”
commenta Michael Azoulay stilista e imprenditore. Il nome viene da un suo
viaggio in America e ben esprime
quel concetto di pezzi classici rivisitati e ringiovaniti, ideali per un
trentenne-quarantenne che segue la moda, ma non pedissequamente. Punta sui
dettagli Circle of Gentlemen, dedicata a un dandy contemporaneo. Molto cotone
dalla morbidezza del cashmere e per i pantaloni denim con quattro tipi di
lavaggio.
Anche l’accessorio si adegua al trend. Doria svecchia il
classico panama, non solo con differenti tipi di intrecci, ma con l’ala in materiale diverso,perfino in PVC.
Recupera i tessuti d’archivio
e li accosta anche al denim. Bresciani per le calze punta al colore e
per i disegni si ispira all’Op art di Vasarely. Stile urbano-confortevole nella
capsule collection Geox disegnata da Patrick Cox: interni camouflage per il
mocassino, trafori per le sneakers, polacchini con mix di denim blu e pelle
brown, e stringate dalle tinte sbiadite effetto invecchiato.
Si festeggiano i sessant’anni del Centro di Firenze per la
moda Italiana. Dopo Emilio Pucci che ha avvolto il battistero in un enorme
foulard, è la volta di Ermanno Scervino, che crea un tableau vivant sotto i
portici del palazzo al Forte del Belvedere. I modelli indossano una capsule collection che
sarà venduta solo nelle boutique monomarca e on line. Senza stagione, accosta
pantaloni da jogging a giacche sartoriali. Flash rock per gli accessori .
Colore dominante il bianco in
omaggio alla sala Bianca di Palazzo Pitti, prima sede delle sfilate italiane.
Nei completi, ma anche nei dettagli e in quattro degli abiti da donna presentati in un salone
interamente rivestito di specchi. Più tardi i modelli si spostano su una pedana
di vetro nel belvedere. Sulla facciata vengono proiettate immagini varie,
comprese quella della sala Bianca.
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