Happiness |
"Back
to school" è il nome della prima collezione uomo, anzi garçon, di Au jour le
jour che ha sfilato alla Dogana a Firenze, con il pubblico seduto su colorati banchi di scuola.
Non si tratta di uno stile college, ma di
un ritorno alla scuola primaria. Come dicono i tessuti stampati con animali dai
tratti naif, o le matite trompe l’oeil che escono dalle tasche di giacche e
maglie, portate con pantaloni sopra la caviglia, bermuda, shorts.
Au jour le jour |
Alla
Stazione Leopolda, Zegna ospite d’onore di Pitti ha presentato la nuova ZZegna, frutto della collaborazione dei due stilisti Paul Surridge per ilsartoriale e Murray Scallon per lo sportswear. Come ribadisce anche la doppia Z, la
finalità del progetto è dare al marchio una nuova identità adatta ai tempi
e in evoluzione, che mette insieme le due anime e i due know how della maison, in un perfetto ed equilibrato mix. Ci sono
parka con tasche termosaldate in tessuti idrorepellenti altamente tecnologici ,
ma anche abiti sartoriali con giacche dal taglio al laser, da portare con
camicia e cravatta e magari bermuda.
Che
la giacca sia protagonista di stagione non sembra una grande novità. E invece
lo è. Perché c’è un nuovo modo di intenderla e di farne una vera e propria palestra di creatività. Al
Pitti le proposte sono tante. A cominciare da quelle di Classico Italia, introdotto da una divertente
vetrina-installazione sui sette peccati
capitali. Da Caruso Sergio Colantuoni ha creato un’installazione con video che
raccontano per immagini, ma soprattutto per cifre le fasi di lavorazione per
arrivare a 2.500, prezzo in euro della giacca perfetta. Cantarelli, guru della
giacca iperleggera, la propone in jersey stampata madras o tartan, o in tessuto
con trama a rilievo effetto tridimensionale. Paolo Pecora al suo debutto al Pitti,
rifacendosi alle tecniche artigianali crea una giacca apparentemente in denim
,in realtà in maglia di cotone. Aquarama realizza il blazer ecosostenibile in
fibra d’ortica. Antony Morato svecchia
gli abiti classici con reti e zip argentate.
Naturalmente anche le giacche dello sportswear si adeguano. Da Dekker il
giubbotto militare, suo pezzoforte, è sdrammatizzato da interni in colori forti
o stampe floreali. Il piumino reversibile è camouflage solo da una parte.
L’attenzione nella ricerca di materiali è fortissima. Mauna Kea, marchio vincente nel beachwear degli anni
Ottanta, poi scomparso, rinasce e sono i nuovi materiali, frutto di inediti
accostamenti, che ne decretano il successo. Così la Lycra dei costumi da bagno
è unita alla Viscosa oppure alla felpa per i giubbotti. Le stampe sono quelle
del mondo del surf rielaborate in 3 D. Anche Testoni per le scarpe si ispira a uno sport acquatico. Prende
la bucherellatura delle calzature del canottaggio per stringate e stivaletti. Sempre attuali le T-shirt. D’effetto quelle
che raccontano il Mediterraneo e le sue storie di Desigual e quelle con
stampe ispirate a Michelangelo di Happiness. Presentate eccezionalmente a Casa
Buonarroti, in Via Ghibellina, per celebrare i 450 anni dalla morte del genio fiorentino.
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