venerdì 20 giugno 2014

FIRENZE E MODA

 Happiness

"Back to school" è il nome della prima collezione uomo, anzi garçon, di Au jour le jour che ha sfilato alla Dogana a Firenze, con il  pubblico seduto su colorati banchi di scuola. Non si tratta di uno  stile college, ma di un ritorno alla scuola primaria. Come dicono i tessuti stampati con animali dai tratti naif, o le matite trompe l’oeil che escono dalle tasche di giacche e maglie, portate con pantaloni sopra la caviglia, bermuda, shorts.  
Au jour le jour
Alla Stazione Leopolda, Zegna ospite d’onore di Pitti ha presentato la nuova  ZZegna, frutto della collaborazione dei due stilisti  Paul Surridge  per ilsartoriale e Murray Scallon  per lo  sportswear. Come ribadisce anche la doppia Z, la finalità del progetto è  dare  al marchio una nuova identità adatta ai tempi e in evoluzione, che mette insieme le due anime e i due know how della maison,  in un perfetto ed equilibrato mix. Ci sono parka con tasche termosaldate in tessuti idrorepellenti altamente tecnologici , ma anche abiti sartoriali con giacche dal taglio al laser, da portare con camicia e cravatta e magari bermuda. 
Che la giacca sia protagonista di stagione non sembra una grande novità. E invece lo è. Perché c’è un nuovo modo di intenderla e di farne una vera e propria  palestra di creatività.   Al Pitti le proposte sono tante. A cominciare da quelle di  Classico Italia, introdotto da una divertente  vetrina-installazione sui sette peccati capitali. Da Caruso Sergio Colantuoni ha creato un’installazione con video che raccontano per immagini, ma soprattutto per cifre le fasi di lavorazione per arrivare a 2.500, prezzo in euro della giacca perfetta. Cantarelli, guru della giacca iperleggera, la propone in jersey stampata madras o tartan, o in tessuto con trama a rilievo effetto tridimensionale.  Paolo Pecora al suo debutto al Pitti, rifacendosi alle tecniche artigianali crea una giacca apparentemente in denim ,in realtà in maglia di cotone. Aquarama realizza il blazer ecosostenibile in fibra d’ortica.  Antony Morato svecchia gli abiti classici con reti e zip argentate.  Naturalmente anche le giacche dello sportswear si adeguano. Da Dekker il giubbotto militare, suo pezzoforte, è sdrammatizzato da interni in colori forti o stampe floreali. Il piumino reversibile è camouflage solo da una parte. L’attenzione nella ricerca di materiali è fortissima. Mauna Kea,  marchio vincente nel beachwear degli anni Ottanta, poi scomparso, rinasce e sono i nuovi materiali, frutto di inediti accostamenti, che ne decretano il successo. Così la Lycra dei costumi da bagno è unita alla Viscosa oppure alla felpa per i giubbotti. Le stampe sono quelle del mondo del surf rielaborate in 3 D. Anche Testoni per le  scarpe si ispira a uno sport acquatico. Prende la bucherellatura delle calzature del canottaggio per stringate e stivaletti.   Sempre attuali le T-shirt. D’effetto  quelle  che raccontano il Mediterraneo e le sue storie di Desigual e quelle con stampe ispirate a Michelangelo di Happiness. Presentate eccezionalmente a Casa Buonarroti, in Via Ghibellina, per celebrare i 450 anni dalla morte del genio fiorentino. 

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