Il cortile del Cambi Caffé |
L’Ulisse
di Omero può destare qualche perplessità come personaggio. Eroe, ma non
abbastanza, umano ma non troppo. E soprattutto quell’improbabile Penelope che
gli resta fedele nonostante i corteggiamenti di un centinaio di giovani uomini
belli, ricchi e innamorati. Sull’Ulisse di Joyce invece non si hanno dubbi, o
per lo meno non ne suscita. Il Leopold Bloom-Ulisse uscito dal genio
dell’irlandese è una figura che non si deve capire, né confrontare con personaggi
di vita vissuta. E’ un insieme di sensazioni,opinioni,emozioni,curiosità
inconfessabili, turbamenti,paure, vergogne, aspirazioni, buoni e cattivi
pensieri in cui prima o poi ci siamo
imbattuti quasi tutti e che lo scrittore ha
messo sulla carta. E tutto è mediato, trasfigurato, anche filtrato da
una scrittura unica, senza tempo e inimitabile, con accenti dall’humour alla tragedia, dal grottesco al
comico, dal filosofico al surreale. Questo spiega forse perché dall’Ulisse non
si sia mai ricavato un film e come invece da anni se ne faccia lettura pubblica
coinvolgendo non necessariamente intellettuali. L’anno scorso il 16 giugno,
giorno in cui si svolge l’Ulisse, il Bloomsday è stato festeggiato
contemporaneamente in 25 città del mondo da S.Francisco a Pechino. A Trieste si
festeggia da ben 18 anni. A Genova è alla sua nona edizione. Organizzato da
Massimo Bacigalupo, professore al Dipartimento di Lingue e Culture Moderne dell’Università degli Studi
di Genova, propone un’intera giornata di lettura del romanzo dalle 9 a
mezzanotte in vari luoghi della città, idealmente simili a quelli in cui si
svolgono i vari capitoli. Dal cortile di Palazzo Ducale per le Torri di
Telemaco, quest’anno anticipato alla sera di domenica, al cimitero di Staglieno per il
funerale-Ade, alla redazione del Secolo
XIX per il Giornale-Eolo, all’Osteria Moretti per l’Osteria-Il ciclope, al
Cambi Caffè per il Bordello-Circe. A leggere, alcuni attori
professionisti (tre attrici bravissime per il monologo di Molly), ma per la maggior parte fans di
Joyce di professioni ed età diversissime. Quest’anno anche
Milano ha voluto festeggiare il Bloomsday e dopo l’anticipo a febbraio,
per il compleanno di Joyce, ha dedicato le giornate di venerdì e sabato a un
“Aspettando Bloomsday”. Con letture e incontri svoltisi prevalentemente
all’Università Cattolica, dove è docente uno dei promotori dell’iniziativa
Giuliana Bendelli e al Teatro Ariberto. Ma anche in pizzeria, per il Pranzo-I
Lestrigoni.
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