Sono molti e mirati gli eventi in programma per la festa della donna. Fa piacere, considerando che per vari anni prima della pandemia, l’8 marzo era diventata una ricorrenza con aspetti fastidiosi e consumistici, riconducibili spesso a cene ghettizzanti di donne vocianti. Molte ora le mostre su temi importanti della condizione della donna e non solo.
L’associazione Donne Fotografe Italiane, con Emergency nella sede milanese di via S.Croce, presenta Fear of beauty con i lavori di cinque fotografe afgane, dal 7 al 9 marzo. Nel cortile dell’Università di Macerata in collaborazione con l’Università propone, dal 9 al 18 marzo, Invisible: immagini sulla malattia, la solitudine, la marginalizzazione e la vulnerabilità femminile. Nella Rocca di Dozza, vicino a Bologna, sono esposte otto foto tematiche realizzate da Simonetta Ragazzini e donate al Municipio di Dezza, abbinate a frasi incentrate sulle donne. Di Rita Levi Montalcini, Simone de Beauvoir, Monica Vitti, ma anche Sigmund Freud e Fabrizio Caramagna, uno dei più citati autori italiani di aforismi. Dalla fotografia alla pittura. Alla Galleria Borghese di Roma oltre l’ingresso gratuito per le donne, dalle 10 alle 14, visite di approfondimento condotte dalla direttrice Francesca Cappelletti e da uno storico dell’arte per scoprire il talento, poco noto ai più, di Lavinia Fontana, pittrice bolognese del tardo manierismo. Alla Galleria Raffaella De Chirico Arte Contemporanea di Milano, da domani fino al 25 marzo, da vedere Prendi il mio cuore, mostra dell’artista ungherese Andi Kacziba sulla violenza di genere e la gender gap di cui sono state vittime le donne con sculture, polaroid in cui l’artista offre i suoi organi e la performance metafora della donna zerbino con la sua immagine distesa all’ingresso (foto in alto). Per il cinema, tra le varie proposte, il film Be my voice di Nahid Persson, regista iraniana naturalizzata svedese, che ripercorre la lotta contro l’apartheid di genere della giornalista e attivista iraniana in esilio Masih Alinejad (foto in basso). Molte donne, in realtà una sola, nella mostra Angela, da domani al 20 marzo alla MyOwnGallery di Milano: Angela Pintaldi si racconta attraverso opere pittoriche, foto di e con Giovanni Gastel, i gioielli scultura e il più recente video di una sua performance. Anche la moda sta al passo. Nel negozio di Milano, Roberto De Wan organizza un’asta in sostegno dell’emergenza ucraina. Mentre Martino Midali ha creato la Peace art T-shirt, con scritte pop per un messaggio di pace. Per un tintinnio che dà gioia, secondo la tradizione balinese, il bracciale in argento con chiama angeli di Roberto Giannotti, dedicato a tutte le donne.
Nessun commento:
Posta un commento