sabato 26 marzo 2022

FESTE IN FAMILIE

Nel nuovo spettacolo Feste dei Familie Flöz, in prima milanese al Teatro Menotti, il poetico questa volta prevale sul comico. Nel senso che si ride, ma con più pause riflessive. Questo non significa che manchi di brio, vivacità e non lasci entusiasta il pubblico. C’è chi ha parlato di "poetico equilibrio fra tragedia e comicità". In realtà è più che una storia, è una favola che coinvolge, emoziona, sempre continuando a sorprendere e a far sorridere.


Anche in Feste come in Teatro Delusio, altro famoso spettacolo del gruppo berlinese, c’è un dietro le quinte, non di un teatro ma della società. Da una parte una villa sul mare che s’immagina sontuosa, dall’altra, che è quella del palcoscenico, il suo fatiscente retro con la portineria e il portinaio, la donna delle pulizie, i sacchi neri della spazzatura, i fornitori . Dove ogni tanto arriva qualcuno dallo splendido mondo, di cui si avvertono solo suoni e rumori. Sono i camerieri, lo sposo ubriaco con gli amici, una prepotente signora in rosso, forse l’organizzatrice e un isterico e ridicolo wedding planner. La sposa è l’unico punto di unione tra i due mondi. Si lascia coccolare e confortare dalla donna delle pulizie ed è la sola tra i poveri che prende a cuore la storia della ragazza incinta, nascosta fra la spazzatura. Che creerà il finale. 
Straordinarie le luci, che fanno cambiare il cielo dello sfondo e lasciano immaginare la vita folle dietro le finestre. Come altrettanto ben studiati i suoni che vanno dal rumore del mare alle risa degli invitati, alle musiche, dalle più scatenate, che fanno intuire danze sfrenate, ai walzer di rito. Fino al delizioso finale con le melodie dei bicchieri. Molti e voluti gli stereotipi delle classi sociali a confronto. Ma senza nessuna pretesa di denuncia o condanna. Dove il quotidiano più squallido si mescola, ma non si contrappone, al surreale fiabesco come la pianta trascurata con le foglie cadenti che fiorisce improvvisamente al tocco  magico della ragazza homeless. In scena a rappresentare questa variegata umanità sempre solo i tre attori-mimi Andres Angulo, Johannes Stubenvoll, Thomas Ourwerkerk  con le  maschere espressive di Hajo Schüler. Tutti autori come il regista Michael Vogel e il co-regista Björn Leese. Feste è al Menotti Teatro Filippo Perego fino al 3 aprile. 

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