Chi non ama i bijoux o li considera un succedaneo, o addirittura un vorrei-ma-non-posso dei gioielli, si ricrede certamente di fronte a quelli di Ornella Bijoux, una delle Botteghe Storiche di Milano e dintorni, nel libro e progetto Galleria & Friends, di Elisabetta Invernici e Alberto Oliva.
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Espressione di grande creatività, con un’esecuzione e delle lavorazioni accurate e in materiali scelti, questi bijoux hanno tutto per essere considerati piccole opere d’arte. Non aggiunge nulla dire che li hanno indossati Maria Callas e Grace di Monaco. Che sono stati esposti più volte a Palazzo Reale di Milano e al Victoria and Albert Museum di Londra. Che hanno incantato e continuano a incantare signore di tutto il mondo e sono presenti sui red carpet più importanti. Dietro Ornella Bijoux una grande donna, un’icona della bigiotteria, Maria Vittoria Albani scomparsa nel 2019, dopo aver lavorato fino agli ultimi giorni. Per MuseoCity, manifestazione dal 4 al 6 marzo a Milano, Brescia e Bergamo, per riscoprire i patrimoni artistici di queste città, si sono aperte le porte del suo straordinario laboratorio, dove la figlia Simona Scala(nella foto in basso con la figlia) continua l’attività. Ed è un piacere osservare non solo i tanti modelli in preparazione o quelli già realizzati, ma anche gli scaffali e le cassettiere dove ogni cassetto è contrassegnato con un elemento che può essere una pietra colorata o una perla, a indicare cosa c’è all’interno. Interessanti anche i blocchi con disegni, appunti, indicazioni per i laboratori. Non ci sono schizzi, perché Maria Vittoria Albani non disegnava ma assemblava le pietre e i metalli nella forma che voleva. I bijoux raccontano cent’anni di storia del costume. Dai pezzi déco a quelli anni Cinquanta, fino ai più recenti animalier. Spille e anelli con rane, pappagalli, uccelli vari. Particolari gli anelli per mignolo e anulare insieme. Numerose le spille e di varie dimensioni. Come le collane, dalle più essenziali con solo un filo dorato su cui aggiungere un ciondolo a quelle più costruite. E poi i bracciali, soprattutto a fascia che, dice Simona Scala, sono più richiesti di questi tempi, data la difficoltà di indossare orecchini e girocollo con la mascherina.
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