mercoledì 23 marzo 2022

FAMILIE ALLARGATA

Che il teatro di Familie Flöz sia davvero straordinario lo  testimoniano le critiche e il travolgente successo avuto nei 34 Paesi dove la compagnia berlinese si è esibita. Ma su quanto siano divertenti e trascinanti i loro spettacoli, la prova migliore è la reazione del pubblico. Non tanto gli applausi, quanto i commenti all’uscita. Come si sono sentiti ieri al Menotti Teatro Filippo Perego di Milano, dove moltissimi dicevano che sarebbero tornati venerdì, per l’altro spettacolo in programma, Feste, in prima milanese. A differenza di Teatro Delusio, che anche se con modifiche e varianti, è già stato sul palcoscenico del Menotti.


Tutto si svolge dietro le quinte di un teatro. I protagonisti sono tre aiutanti, lontani dal mondo sfavillante del palcoscenico, eppure così fisicamente vicini. C’è il sognatore che approfitta di qualsiasi momento libro per leggere e tiene in un baule un animaletto che accarezza con affetto. C’è un capetto con un grande pancione soddisfatto del suo ridicolo ruolo di comando e un terzo, un piccolo arrivista che vuol fare il furbo. I loro volti sono delle maschere, peraltro straordinarie, realizzate da Hajo Schüler. Pur essendo ferme e grottesche comunicano molto di più di qualsiasi volto espressivo. Ma oltre ai tre, fanno passaggi veloci gli artisti, dalle ballerine in tutù al direttore d’orchestra, dalla cantante in lungo al vecchio violinista che si perde continuamente, alla ballerina non più giovane di cui si innamora l’aiutante sognatore. Il ritmo è incalzante, velocissimo con un mix perfetto dell’atmosfera realistica del dietro le quinte e un mondo di sogni e fantasia. Difficilissimo da descrivere, dove non si riesce a capire come in un attimo un personaggio possa diventare un altro, totalmente diverso. Come si possano avere momenti in cui sulla scena sembrano esserci più di tre attori e invece sono sempre solo loro tre, Andrès Angulo, Johannes Stubenvoll e Thomas van Ouwerkerk . Gli ultimi due tra gli autori, insieme a Michael Vogel che ha curato la regia. Con acrobazie, balli, movimenti da mimi, travestimenti e cambi d’abito rapidissimi, riescono a interpretare ben 29 ruoli. Ci si chiede cosa contenga il baule oltre all’animaletto, quale passaggio ci sia dietro una certa porta, come sia possibile, se in scena ci sono già due attori, quella corsa di ballerine verso il palcoscenico.  E soprattutto ci si domanda come riescano a raccontare così bene una storia con i visi nascosti dalle maschere e senza mai pronunciare una parola. Geniale il finale dove si sentono gli applausi e si vede le schiene degli artisti che ringraziano con l’inchino. Prima di cambiarsi in pochi secondi e riapparire in abiti normali davanti al vero pubblico. Teatro Delusio è al Menotti fino al 24 marzo. Familie Flöz ritorna con Feste dal 25 marzo al 3 aprile.


Nessun commento:

Posta un commento