“Cosa fa Kartell?” domanda un quarantenne in tiro.
“Mobili” risponde solerte la signora al suo fianco. “Interessante, devo
arredare casa” replica lui. “Non sono il tuo genere, sono di plastica” ribatte
lei perentoria. La conversazione avviene a Milano nella fila per vedere il
progetto Crossing Generation nel
negozio Kartell. Le persone in coda hanno già passato
un severo sbarramento con
richiesta d’invito e nome in lista, all’entrata pomposamente definita per i Vip.
Per fortuna questo è un episodio isolato. Il pubblico del Fuorisalone sembra
davvero consapevole e interessato nel modo giusto. Nessun ragazzetto fuori
dagli eventi ad aspettare il personaggio,
magari uscito dal Grande Fratello. Niente blogger e influencer che, sfidando
con coraggio il senso
del ridicolo, sfoggiano gli insiemi più improbabili per
farsi notare. C’è desiderio di vedere novità, installazioni intriganti, capire
cosa può portare il domani. Ci può essere la finalità di trovare il divano
giusto, ma anche quella di capire se si può fare qualcosa contro
l’inquinamento, piuttosto che scoprire quali saranno i materiali dei prossimi anni.
In questo senso il Fuorisalone di Zona Tortona e soprattutto il
Superdesignshow, su progetto e direzione di Gisella Borioli, risponde a queste
curiosità. Ci si può divertire con gli
oggetti di Idea come l’inginocchiatoio,
per pregare ma anche per farlo
strano, oppure il box gabbia per bambini troppo vivaci o la culla da
utilizzare come
barca. Si sente esclamare “Che meraviglia!” nel percorso creato
da Caimi Brevetti per mostrare e far sperimentare i suoi pannelli
fonoassorbenti. Ci sono gli oggetti e i giochi di EcoBirdy realizzati in
plastica riciclata(in alto). C’è l’auto di Stahl & Partners che diventa un luogo dove
vivere e lavorare. C’è l’affascinante installazione (al centro a destra) e la mostra di Dassault Systèmes,
azienda giapponese del software di design in 3 D, che affronta il tema
dell’inquinamento. C’è una casa completa
di cucina e bagno, dove ogni oggetto e mobile è made in Italy e scelto da
Giulio Cappellini, direttore artistico di Superdesignshow. E infine,
all’ingresso, c’è una stanza progettata da Elena e Giulia Sella di Design
ByGemini dove tutto, eccetto il pavimento pied-de-poule, è rosa Barbie.
Nessun commento:
Posta un commento