Gli
inglesi non si mettono nei panni di qualcuno, ma nelle loro scarpe. C’è un
detto “Prima di giudicare una persona prova a camminare un miglio con le sue
scarpe". C’è chi dice sia inglese chi pellerossa. Di fatto due anni fa per
l’inaugurazione del museo dell’Empatia a Londra,sulle rive del Tamigi, un’installazione chiamata Un Miglio nelle mie scarpe, prevedeva
che i visitatori si infilassero le scarpe di qualcuno che aveva avuto una vita difficile e ci camminassero ascoltandone in cuffia la storia. Su questo principio si basa l’iniziativa che
con sette incontri, a Milano e nell’hinterland dal 5 giugno all’8 luglio, vuole
far conoscere le problematiche dell’autismo. Il titolo è Ascolta i miei passi. I partecipanti cammineranno con scarpe prestate di un adolescente o di un uomo autistici e avranno in testa una
cuffia con il loro racconto in prima persona. Scopriranno così come una
diagnosi, che può arrivare anche da adulti, può cambiare radicalmente la vita, distruggere sogni, speranze,
amicizie. Cosa significa il senso di emarginazione o l’impossibilità di vedere
un futuro. L’iniziativa arriva dagli Stati Uniti dove una statistica ha
rilevato che l’autismo colpisce un bambino su 88, con un incremento decuplicato
negli ultimi 40 anni, dovuto anche alla
diffusione della diagnostica. Queste passeggiate multisensoriali avvengono in
parchi e in giardini, alcuni sconosciuti dai più. Come il parco di Villa Finzi del primo incontro o
il Parco Centenario di Trezzano dell’ultimo. Altri in luoghi noti come i
Giardini Pubblici Montanelli o il Parco di Largo Marinai d’Italia.
Nei
progetti l’idea di rendere questa iniziativa itinerante, coinvolgendo
associazioni ed enti in tutta Italia, per sensibilizzare sull’argomento.
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