Operafood di Valerio Maria Ferrari |
Rossetto di Alessandro e Francesco Mendini |
Per il Fuori Salone ormai è un
imperativo essere presenti. Ad ogni
costo. Anche se non si è nel settore. Se
ci si occupa di biancheria intima o di caramelle. Di ferri da stiro o
di
cappottini per cani. Fondamentale è esserci.
Non importa con che cosa. Il legame è un optional come la coerenza. Alle
volte può essere spiazzante, ma divertente, molte altre irritante, come tutte
le forzature. Di certo fa piacere quando un prodotto difficile da rappresentare
trova un’ambientazione a effetto e magari anche funzionale a raccontarsi. E’ il caso di Foglizzo Leather, azienda
torinese di pelli per arredamento, interni
d’auto, elicotteri, aerei. Per mostrare i suoi pellami ha scelto l’Istituto dei Ciechi creando un percorso al buio ad hoc, sul modello
di quelli aperti al pubblico da qualche
anno. Accompagnati da una guida non vedente
si percorre un corridoio e si tocca dei pellami sulle pareti. Viene consegnato un rettangolo di una pelle
particolare e si è invitati a trovarne
il corrispondente sulla parete. Si passa
in una foresta di pellami che pendono dall’alto e se ne avverte il profumo. E per stimolare il senso
del gusto ecco una cesta da dove prendere
gianduiotti o tartufi, in omaggio alla piemontesità dell’azienda. In nessun altro modo si apprezza così bene la
qualità della pelle. Colore a parte. Colore superstar nel Fuori salone organizzato come tutti gli
anni nei cortili dell’Università Statale
dalla rivista Interni. Sul tema decisamente vasto Energy for creativity proposte di artisti, designer, creativi di
tutto il mondo (v.foto). Da andarci nei giorni di sole per guardare, giocare, anche
pensare. Fino al 24 maggio.
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