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In attesa al Salty Float (foto Giovanna Dal Magro)
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E’ di ieri la notizia che a
Firenze è stata data via libera ai cani nei negozi, in luoghi pubblici e
perfino negli uffici. E sembra che il comune abbia aperto una trattativa con i supermercati per creare delle sale
d’attesa per loro. E’ un segnale importante. Se si pensa che l’accesso ai cani
in ristoranti, bar, pasticcerie e gelaterie in Italia è stato autorizzato solo
nello scorso ottobre, mentre negli altri paesi europei c’è dal 2004. Anche sui treni ad
alta velocità ora sono
ammessi, anzi vengono dotati di un
tappetino. Il divieto era motivato dalla velocità pericolosa per gli
animali. Difficile da sostenere quando sugli aerei i cani oltre i 10 kg viaggiano
in stive non pressurizzate. Tranne sugli aerei dell’Oman Air che accoglie in cabina falchi e gatti, costringe nella stiva dal chihuahua all’alano e non accetta del tutto razze di qualsiasi dimensione con il muso
schiacciato. Sono in aumento gli alberghi
che ospitano cani, e qualcuno, proprio come negli Usa, fornisce kit di
benvenuto e cibi speciali. O la possibilità di massaggi come allo Splendido Hotel di Portofino. Non ci
sono ancora spa e centri di benessere per cani come all’estero, ma al Salty
Float di Busto Arsizio chi vuole concedersi il famoso bagno della felicità e
della giovinezza può parcheggiare il quattrozampe nella sala d’attesa con divani bianchi. Non si
arriverà al “Non si accettano bambini, i cani sono graditi”, di certi bed & breakfast scozzesi o di
lussuosi boutique hotel del New England, ma sono in netta diminuzione i “Io non
posso entrare” anche sostituiti da “Io qui sono il benvenuto”. In aumento i servizi per chi possiede un animale. A
Milano è nato un pronto soccorso con degenza, gratuito per chi non può permettersi le spese
di veterinario. Il dog sitter è
diventata una professione, e i negozi per pet sono in controtendenza. Non solo
se ne aprono dei nuovi, ma non si chiudono quelli esistenti.
evviva! basta con i "Io non posso entrare"...
RispondiEliminaenrica