Che il Donchisci@tte di Nunzio Caponio, con l’adattamento e la regia di
Davide Iodice, non fosse in costume e
molto liberamente ispirato all’opera di Cervantes, lo si intuiva da quella chiocciola/at al posto della “o” del
titolo. Se qualche dubbio poteva esserci
bastava per dissiparlo il palcoscenico a vista, prima dell’inizio dello
spettacolo. Una specie di grande box, si potrebbe dire anche un loft: da una
parte una tastiera, dall’altra una scrivania con computer, caschi e strane tute
appese alle pareti, il video di un paesaggio di montagna, luci di ultima
generazione e una saracinesca su cui è proiettata l’immagine del teatro con il
via vai del pubblico che prende posto. In un angolo, su un materasso un sacco
informe, poi rivelatosi il Don Chisciotte-Alessandro Benvenuti, in scena con
Sancho Panza-Stefano Fresi. Un accenno all’inizio sull’opera di Cervantes, solo
per dare il via a una serie di esternazioni del Don su una società ignorante
asservita a multinazionali, i mulini a vento della contemporaneità. Sancho
Panza non dialoga con lui, cerca di infilarsi nel fiume di parole. Non lo
contraddice, ma tenta disperatamente di riportarlo a una realtà che può essere
del quotidiano, come la mancanza di mortadella
necessaria per fare un panino, ma non solo. Perché dietro al fatto che
non si trovi mortadella il Don vede il complotto, la prevaricazione, l’abuso
del potere. C’è un ragionamento ma si basa su impressioni, stati d’animo, fino
ad arrivare a un vero e proprio drammatico delirio, di fronte al quale anche Sancho si impietosisce. Ci sono molti
momenti in cui si ride, per l’esaltazione, il surreale, la latente follia. Ma
in realtà lo spettacolo fa riflettere e pensare. Una volta di più ci si rende
conto come, pur nella sua fantasiosa narrazione, sia attuale il testo di
Cervantes, se considerato con la giusta
attenzione. Bravissimi Benvenuti e Fresi nel riuscire a dare un realismo ai
personaggi e non cadere nella macchietta a caccia di applausi. Assolutamente all’altezza le scene di Tiziano
Fario, le luci di Andrea Garbini e i costumi di Daniela Salernitano.
Donchisci@tte, prodotto da Arca Azzurra, in tournée da ottobre, è al Teatro Menotti
di Milano fino al 17 novembre.
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