Camminare
“per vedere, pensare e assaporare il mondo” è il tema di Pitti Uomo. Nel cortile della fortezza torri
dipinte formano un estratto di metropoli, ideale contesto per il globetrotter
urbano. Per lui pezzi pratici, funzionali, ma di eleganza sartoriale. Grande
ritorno quindi del cappotto. Apparentemente chicchettino e un po’ ingessato, in
realtà caldo e confortevole come un piumino. Cucinelli lo propone di diverse
lunghezze e tessuti, ma sempre sciancrato. Da sdrammatizzare con giacca-pull e
T-shirt al posto della camicia. Viceversa, sotto al giubbotto ecco a sorpresa
giacca e cravatta. Predominanza di colori chiari con solo qualche flash di toni
scuri. Roy Roger’s “decodifica in un linguaggio contemporaneo” i classici
dell’inverno, dai velluti a coste alle lane scozzesi, al riemerso casentino
rendendoli extralight. La
leggerezza è l’obiettivo di molti, così Tombolini crea gli abiti Zero Gravità
del peso di 400 gr. In un mix di lane purissime, cashmere, seta, da abbinare a
cappottini con tasche iperfunzionali e dedicate. Per le giacche del suo tecno
d@andy, Massimo Rebecchi, rivede i classici, giocando con il jersey . Vari
i cappotti dalla perfetta vestibilità.
Questo non significs che siano scomparsi i giubbotti o i capi più
sportivi. Ma sono inseriti nel nuovo quadro sportswear-urbano. Refrigue
introduce inserti nei tessuti del
vestire maschile sui giubbotti con imbottitura Thermore, composta per il 50% da
fibre riciclate derivate da bottiglie di plastica. Jaggy vende i jeans e i chino abbinati a cravatta e papillon
in nuance. La Martina si unisce a Maserati per una capsule collection di polo-duvet,
in piumino con interno in cashmere. Mentre Allegri lancia la giacca senza
cuciture, termosaldata e tagliata al laser, assolutamente a prova di pioggia.
Ispirato
al mondo della bicicletta come era ai tempi eroici la collezione Arrivo di Matteo Gioli (SuperDuperHats)
e Stefano Ughetti (Camo). Sotto le giacche striminzite e flosce sui toni del
grigio e del nero spiccano maglie con grande tasca sul davanti, tipica dei
ciclisti. Finamore, camiciaio di Napoli, festeggia i novanta anni con una
capsule collection da viaggiatore con due camicie di cotone e una di denim e
cashmere. Cashmere e cotone anche per le T-shirt di Prince Tees, nate
dall’incontro fra l’imprenditore-stilista Enzo Fusco ed Emanuele Filiberto di Savoia.
Tre le stampe: disegni maori, grafica delle cartine da sigarette e pin up anni
‘50.
Scenografica
presentazione a Palazzo Capponi per la bella collezione donna in pelle turca di
Andrea Incontri (v.foto).
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