sabato 17 gennaio 2015

MA CHE FREDDO (NON) FA!

 Jimmy Choo
 Costume National
 Giuseppe Homme

Mentre fuori la temperatura supera largamente i 10 gradi, sulle passerelle si evocano atmosfere da sottozero. Se per la donna non esistono più le stagioni, per l’uomo l’inverno arriva ed è polare.   L’immagine della neve che scende abbondante su un albero spoglio   è lo sfondo da Corneliani. “Originalissimo!” grida un fotografo e non si può non dargli torto. Collezione impeccabile, materiali superlativi , colori  saggi. Grande scelta di cappotti, giacconi, maglieria. Unici tocchi di novità i colli sciallati in maglia e il chiodo di pelliccia. Coperti e meno minimali del solito  gli angeli urbani di Costume National. Per loro un guardaroba mix di pelle, pellicce, cashmere e mohair. Tra le sorprese la giacca da frac,il blazer militare con strass e il cappotto piumato.  
 Gianpiero Colombo
Nero, grigio, e flash di bianco per la collezione-debutto di Gian Piero Colombo (architetto, classe 1956), che guarda  a Piero della Francesca. Su felpe e giacche lo strano rammendo dell’abito della Madonna di Senigallia. Sulle maglie le righe diagonali delle bandiere del pittore. Insolita la giacca-camicia senza revers, interessante il cappotto in lapin  reversibile.
Debutto a Milano anche per Michael Bastian   con una collezione al 100% italiana ispirata  alle due facce dello stato di New York: l’Upstate, tutta natura dove è nato, e la congestionata Manhattan. Lo stilista rivisita il principe di Galles per giacche e  cappotti da accostare a pantaloni rossi. Fodera le giacche di finestrato in cotone da camicia. New York fa da sfondo alla passerella di Hogan, una avenue con strisce pedonali e semafori, su cui camminano uomini con cappotti in lana intrecciata e cammello, in peacoat di vernice e shearling, in giacche di denim e shearling. Fuori miriadi di ragazzine urlanti attendono l’uscita di Jamie Campbell Bower, il cattivo di Twilight.  
Si sperava di non vedere più le gonne per uomo e invece sono riapparse. Nella sfilata del 27enne malese Edmund Ooi, nel teatro di Armani. Per il resto capi con tagli innovativi, giacche con patchwork di inserti geometrici, cappotti destrutturati, inedita maglieria jacquard. Andrea Pompilio prende spunto dalle divise, dal vigile all’aviatore, ne coglie  colori e dettagli e li rielabora. Usa il visone per le maglie e trasforma l’alpaca in pelliccia per i cappotti. Un po’ troppo severa ma di alta sartorialità la  collezione di Jil Sander. Tra i pezzi migliori i cappotti con cintura e martingala. Il fiocco di neve, ingigantito  fino a perdere la sua identità, è la stampa fil rouge da Les Hommes che propone capi da grande freddo.
Il glamour della giornata è nelle scarpe. Da Jimmy Choo il direttore creativo Sandra Choi immagina il guardaroba della residenza in campagna di un gentleman londinese. Gli stili urban e country si fondono. Nello scarponcino stringato in pelle effetto lana bouclé. Negli stivaletti pied-de-poule. Nella scarpa da barca stampa principe di Galles, nel mocassino stampa tartan su quadro botanico. E per la sera pantofole in tessuto  tappezzeria con lurex e slip on glitterate. Per Giuseppe Homme, Zanotti mette insieme street-style e lusso blasonato: stemmi sulle slip on,  catene dorate come stringhe sullo scarponcino, sneaker con fascia dorata, polacchini in tessuto da divani o in velluto con borchie.  

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