In un momento in cui si fa un grande parlare di
acquisizioni di marchi (soprattutto italiani da parte di stranieri, e
soprattutto di moda) e di cordate per quotazioni in borsa fa piacere scoprire aziende “di famiglia”,
magari anche in crescita e con prodotti assolutamente di tendenza. Certo sarebbe
meglio che fossero italiane, ma Tous nella vicina Spagna è comunque una
scoperta gradevole. Il nome non è francese, ma è il cognome della famiglia.
Tutto inizia con un piccolo negozio di riparazioni per orologi aperto da
Salvador Tous Blavi a Manresa, nei dintorni di Barcellona. Ma è con il
figlio Salvador Tous Ponsa e con sua
moglie Rosa Oriol, creativa designer, che nasce una piccola impresa prima di
orologi, poi di gioielli, ben
caratterizzati e attenti alle tendenze moda del momento.
Ora Tous, dove a fianco dei fondatori lavorano le
quattro figlie, è presente in 45 paesi del mondo e in più di 400 punti vendita.
Ma è nei progetti raddoppiare la distribuzione. E l’Italia, dove per ora le
collezioni sono vendute solo in un corner all’Hotel Excelsior di Roma, è nei
programmi di espansione. Negli ultimi anni
ai gioielli si sono aggiunte borse,
occhiali, orologi,foulard, penne, portachiavi e perfino una minuscola
collezione di abiti da neonato. Un
assortimento non così strano considerato che tutti sono perfetti oggetti
regalo. Non a caso il packaging è molto curato e d’impatto. I gioielli,
orecchini, catene, ciondoli, anelli, bracciali sono prevalentemente in argento, vermeil, oro accostati a pietre dure. Ma il punto di forza di Tous sono
soprattutto le lavorazioni, gli accostamenti inconsueti come l'acciaio con
l’oro, e certi elementi simbolici. Come l’orso, nel senso di teddy bear, che
è un elemento ricorrente e quindi il
filo conduttore di tutte le collezioni. Spunta dappertutto, su anelli,
bracciali, orecchini, ciondoli. E’ traforato,
smaltato, ricoperto di brillantini, stilizzato, tondeggiante. Compare sulle borse
come marchio e perfino sulle aste degli occhiali.
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