Artour-o, Firenze 2013 |
Chissà
che ne sarebbe stato di Mantegna se non avesse frequentato la corte dei Gonzaga? E se Leonardo non avesse
incontrato Ludovico il Moro non ci sarebbe il Cenacolo, ma esisterebbe la
Gioconda? Certo la committenza per
l’arte italiana è stata fondamentale. Poi sono arrivati i galleristi, i
mercanti d’arte che hanno valorizzato
pittori e scultori noti e reso popolari e fatto conoscere altri
emergenti. Ma il loro fine è sempre stato commerciale. Per i mecenati del passato dare spazio a un artista
era il modo per rendere più sontuosi i propri palazzi e le proprie corti, celebrare le proprie gesta e il proprio
regno, feudo, principato. In un certo senso sono stati i precursori del
contemporaneo concetto di immagine e status symbol. E anche involontariamente
hanno creato un patrimonio artistico.
Ellequadro li prende a modello. Con sede a Genova, dove possiede un
archivio notevole, e occhi aperti su tutto il mondo, questa associazione no profit creata da
Tiziana Leopizzi mette in contatto giovani artisti con aziende, crea mostre,
eventi e tutta una serie di operazioni culturali come valorizzare e riscoprire
edifici stortici dimenticati ecc.. Dà
spazio a giovani talenti, rafforza e promuove l’immagine di un’azienda e non
solo. Sembra infatti che le opere d’arte aiutino a lavorare meglio e alzino quindi i profitti. Tra le iniziative più
consolidate l’Artour-o con il suo Must, Museo Temporaneo, al decimo anno di
vita o il Misa, Musei internazionali in progress di scultura per le aziende,
nato nel 2009. Per una sezione speciale di Artour-o del 2014 chiamata "Io e Michelangelo", martedì 15 luglio, saranno premiati giovani artisti all'Accademia delle Arti del Disegno di Firenze. Gli ultimi Misa di
quest’anno sono stati ad aprile nel complesso di San Michele Arcangelo a
Guidonia Montecelio (Roma) e a giugno nel Convento dei Filippini di Treia
(Macerata). Ellequadro cura naturalmente tutte le pubblicazioni e i cataloghi.
Con un’impaginazione chiara e d’effetto,
hanno sempre qualche accento intrigante. Come la riproduzione del manoscritto di Leonardo con il curriculum con cui si proponeva a Ludovico il Moro (www.ellequadro.com).
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