|
Il Caffé Cambi |
|
Lettura di Itaca-La casa |
Un intero giorno dedicato alla lettura dell’Ulisse
di Joyce. Detto così potrebbe sembrare una di quelle iniziative da vetero intellettuali,
perfetto bersaglio per battute alla Fantozzi.
E invece non è così. E’ un modo, quasi
un metodo, divertente e coinvolgente per
avvicinare al capolavoro dell’irlandese. Ormai per provarne l’efficacia si deve aspettare
il prossimo 16 giugno, il Bloomsday, il giorno
in cui si compiono le avventure di
Leopold Bloom, l’Ulisse del Novecento. E’ un’occasione che si ripete
ogni anno , questa è l’ottava, a Genova.
Ieri tra l’altro il Bloomsday ha aperto il Festival Internazionale della
poesia che si concluderà il 23 giugno. La giornata evento è organizzata da sempre da Massimo
Bacigalupo, Alberto Nocerino e Claudio Pozzani
ed è patrocinata dall’Università
di Genova Dipartimento di Lingue e Culture Moderne. Inizia al mattino alle 9 e
termina a mezzanotte. Si svolge tra caffè, osterie, biblioteche, musei,
librerie. Ma non solo. Il sesto capitolo
Ade-Il funerale è stato letto nell’area protestante del Cimitero Monumentale di
Staglieno. Qui con Simon Dedalus e, ovviamente Bloom, si è seguito il funerale di
Patrick Dignam, ricordato anche nella
parte terza, in Eumeo-Il rifugio. Teatro della parafrasi dell’incontro di Ulisse
con il vecchio guardiano, la bottiglieria del Caffè Cambi raffinato caffè
ricavato nei saloni dalle volte affrescate di un palazzo seicentesco. Per l’occasione ha
creato piatti ispirati a Joyce,
fortunatamente non con ricette dal libro. Menù in tema anche al Douce Café di
Palazzo Ducale, con la lettura di Sirene-Mescita. A leggere i brani docenti,
giornalisti, bibliotecari, casalinghe, ricercatori, architetti, impiegati, traduttori
e anche attori. Come per l’ultimo
capitolo Penelope-Il letto. A interpretare il complesso e, senza punteggiatura,
monologo di Molly con le sue fantasie birichine
le tre bravissime Elisabetta Mazzullo, Serena Carbone, Orietta
Notari. Ad accoglierle l’affascinante
sede del Festival dell’Eccellenza al Femminile, con colonne, scale e scalette.
Occasione per conoscere Joyce e conoscere persone... L'idea di Massimo Bacigalupo, raffinato americanista ed anglista, oltre che filmaker ed intellettuale militante, è stata una sfida vinta, se si guarda all'entusiasmo coinvolgente di lettori e spettatori; ed anche di chi (librai, ristoratori, strutture pubbliche ...) ospita gli incontri.
RispondiElimina