Madonna del Latte |
Palazzo Cusani a Milano |
E’un vero peccato che sia durata
solo quattro giorni (dal 16 al 20 marzo) la mostra “L’Aquila a Milano”.Primo perché serve a ricordare, anzi a non dimenticare quell’orribile
terremoto di cui le tragiche conseguenze
si continuano, purtroppo, a vedere ancora dopo quattro anni, con disagi
terribili per la popolazione. Poi perché ha dato la possibilità di entrare a Palazzo Cusani in Via Brera, dove appunto si è tenuta
l’esposizione, uno dei più belli tra gli storici palazzi milanesi. E terzo,
sicuramente non in ordine di importanza, la qualità e la scelta delle opere esposte, tutte
appartenute a chiese dell’Aquila, recuperate e restaurate. Non solo raccontano 800 anni di storia, ma
sono la testimonianza più autentica di un percorso di fede e cultura
attraverso i secoli. La più antica è la Madonna del Latte , una tempera su
tavola, di chiara impronta bizantina datata della seconda metà del XIII secolo.
La più “recente” è una tela della fine del XIX secolo di Teofilo Patini,
pittore verista, che raffigura l’Immacolata Concezione. Non ha avuto bisogno di
restauri ma è uscita miracolosamente indenne dalla Chiesa della Madonna dei
Raccomandati di San Demetrio, invece gravemente danneggiata. Frutto di uno
straordinario restauro la pala d’altare
con il Ritrovamento della vera croce, recuperata dalle macerie della Chiesa di S.Francesco di Paola. E’ del XVII
secolo. Non ancora del tutto restaurata
la scultura in legno policromo di Santa Giulia
della prima metà del XIV secolo. Come
il gruppo scultoreo della Pietà, proveniente dalla Chiesa di S.Marco, completamente frantumato e i cui pezzi sono stati ritrovati in tempi diversi.
Quello che ci si augura è di rivedere
al più presto queste straordinarie opere, ritornate allo splendore grazie a un
lavoro attento e intelligente, collocate nel luogo originale. E soprattutto in
una città vera, con i suoi abitanti nelle case. E non nelle roulotte, anche se
fornite di televisione con decoder.
Nessun commento:
Posta un commento