E’iniziata ieri la settimana della moda maschile per la primavera estate 2023. Dal primo giorno si riconfermano le tendenze del Pitti Uomo di Firenze conclusosi ieri, presenti in alcune collezione già da qualche stagione. Sartoriale, con vestibilità e confort e sempre più attenzione alla sostenibilità. CP Company, un precursore in questo senso, utilizza materiali tessili rigenerati, recupera pezzi di vecchi capi, come le zip cucite al contrario, tinge con pigmenti naturali, sperimenta filati nuovi, come l’ortica per la felpa con cappuccio e
occhiali inseriti.
Hevo (nella seconda foto dall'alto un'immagine della campagna) che da una stagione ha introdotto la donna, festeggia i dieci anni con un evento in collaborazione con Vivai, festival musicale pugliese. Insiste con il minimal classico, tutto made in Italy, con materiali per lo più naturali, linee morbide, un po’ oversize. Kiton propone 32 outfit maschili e 12 femminili: completi in lino con bermuda, trench, giacche in pied-de-poule sul rosso e per la donna tailleur pantaloni con gilet e chemisier alle caviglia. Il tutto in una scenografica struttura rossa al centro del cortile del palazzo del Senato. E’il Red Dot, il punto rosso, un cerchio che racchiude i valori del brand e che è ricamato su tutti i capi (foto in alto). Location di fascino anche per La Martina Polo che fa sfilare ragazzi e ragazze in un inaspettato giardino in Via Senato. In collezione tutti i possibili capi, dalla felpa al blazer, alla sahariana, dai bermuda ai pantaloni larghi, agli shorts. Per lei pigiama palazzo a disegni Kashmir, spencer con ricami, chemisier, spolverini in seta da accessoriare con microborse dalle lunghe tracolle. Boglioli (terza foto dall'alto)sceglie il giardino pensile e lo spazio design dell’Archiproducts per mostrare la collezione: molte giacche con mischie di lino, cashmere, seta, dall’eccezionale morbidezza, giocate in colori a sorpresa. Come la giacca in principe di Galles verde o il blazer in lana al 100% che sta in una mano e non si stropiccia, in un particolare tono di blu. Per un nuovo incontro tra moda e design, Alessi nella Galleria Manzoni tra le dodici stanze con i pezzi iconici ne introduce una con il set di posate, cucchiaio, forchetta, coltello prodotto in 999 pezzi, disegnato da Virgil Abloh, compianto direttore creativo di Louis Vuitton (foto in basso). Da Corneliani, il nuovo stilista inglese Paul Surridge rivoluziona la struttura dei capi adattandoli ai movimenti attuali. La giacca è più stretta sul dietro, per la maggiore mobilità sul davanti, i pantaloni sono più larghi in alto. Uso di materiali riciclati o naturali come lana, cotone, canapa. Anche Pal Zileri reinterpreta il capo spalla in tessuti e colori ispirati a un viaggio immaginario. Dal verde laguna, colore istituzionale del brand, alle tinte del deserto, dei boschi, degli alberi da frutto. Anche Brett Johnson s’ispira alle tonalità calde dei paesaggi intorno a Dubai, dove l’imprenditore-stilista ha aperto la sua prima boutique. Dettagli preziosi e materiali ricercati come un doppio tessuto ultraleggero Solaro rifinito con cera d’api, che mantiene la pelle idratata.
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