Delle Annunciazioni molto particolari quelle da vedere al Palazzo del Pretorio di Prato. Già il titolo della mostra Hi Woman! lascia immaginare che non si tratti di opere ispirate alle Annunciazioni presenti nel museo. Da quelle dei tardo gotici Lorenzo Monaco, Andrea di Giusto e Mariotto di Nardo alla rinascimentale di Filippo Lippi, dalle seicentesche di Giovanni Billivert e Giovan Domenico Ferretti all’ottocentesca di Alessandro Franchi. Hi woman! è la versione pop e “aggressiva” del saluto che l’angelo Gabriele rivolge alla Madonna. Ma a coglierlo in questo caso sono più donne, ventidue artiste che danno una loro interpretazione del futuro : La notizia del futuro come dice il sottotitolo della mostra. Le opere, video, pitture,
sculture, installazioni, dialogano con le Annunciazioni storiche, in una sorta di confronto fra passato e presente. Anche i ruoli di queste Annunciazioni sono stravolti. L’artista è allo stesso tempo l’angelo che annuncia e la Madonna a cui si annuncia, ma l’opera è anche l’angelo e la Madonna è lo spettatore. Come scrive Francesco Bonami, curatore della mostra, l’Annunciazione è “un’immagine cardine dell’iconografia di una buona parte del genere umano… La Madonna diventa depositaria del futuro del mondo…senza condividere il piacere di questa responsabilità”. Una mancanza di scelta che è comune alle donne di molti Paesi. Le artiste, invece, sono donne che hanno scelto di essere artiste in una condizione quindi opposta a quella della Madonna. E di questo tema trattano le loro opere, in una formula spesso difficile da decifrare che coinvolge sentimenti, ideologie, scelte di vita e individuale concetto di arte. La mostra, inaugurata l’11 dicembre, chiude il 27 febbraio. Nelle foto, dall'alto, Isabelle and Marie di Roni Horn, Have you seen me before? di Paola Pivi, Burned Bridge di Marianne Vitale.
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