sabato 15 giugno 2019

L'UOMO E L'AMBIENTE


Anche a Milano come a Firenze la sostenibilità è nelle corde del mondo della moda. E WSM di White è uno dei portabandiera. Lo grida subito all’ingresso l’installazione       immersiva Get in sync water dello studio Draw Light: video con fondi marini dove improvvisamente tutti i pesci fuggono, rimpiazzati da bottiglie di plastica. Stimolano a focalizzare l’argomento,partendo dall’acqua. Ma il progetto Give a Fok-us, ideato da Matteo Ward, non si limita a questo.  Unisce le proposte di aziende tessili che riutilizzano reti di scarti, o usano la grafite, non inquinante, per T-shirt come Wrad, brand di Ward.  O  come Candiani  realizzano un denim al 50% con cotone riciclato  e al 50% con Tencel, fibra artificiale che parte dal legno. Sua la grande onda di denim che attraversa il salone. Nove25 con i suoi  gioielli ha adottato la configurazione che modifica virtualmente un anello o un bracciale, non solo per la vendita on line, ma per la progettazione, evitando inutili prototipi che devono poi essere smaltiti. Cinzia Macchi di La Milanesa produce borse mix di PVC riciclato dai tappi di bottiglia e rafia e usa vecchie cinture come tracolla. E con parte dei proventi delle vendite sta creando con il Comune di Milano un laboratorio con corsi per insegnare alle donne maltrattate un lavoro. L’invasione della plastica è ben raccontata alla sfilata di Marni dove i modelli sfilano, tra il pubblico in piedi, sotto a un soffitto che simula un enorme, incombente sacco zeppo di bottiglie.  Indossano capi classici trasfigurati negli accostamenti di colore, blazer e pantaloni patchwork di tessuti vari, scarpe stringate aperte sul dietro come ciabatte, borsoni enormi trascinati come cagnolini, cappelli fatti di spazzatura da un’artista georgiana (in alto a sinistra). Grande attenzione alla sostenibilità nella collezione da Kiton che, nell’appena acquisito lanificio di Biella,  sperimenta nuovi materiali, come una lana ultraleggera e morbida per giacche che costano 30mila euro (in basso). Da indossare con cravatte regimental in lino  o  camouflage. Camouflage anche per i mocassini.
Se lo smaltimento dell’ abbigliamento è un problema per l’ambiente, Fragiacomo con le sue scarpe senza tempo risolve in parte il problema. A dimostrazione delle lavorazioni straordinarie, per isolare la tomaia dalla suola, rendendo questa sostituibile, mostra la performance di un maestro artigiano. L’importanza dell’heritage lo conferma anche Trussardi con Archive-now. Se nelle edizioni passate i pezzi d’archivio erano lo spunto per installazioni e video, questa volta  hanno ispirato il designer Giorgio Di Salvo per la capsule, dove la pelle è dominante, come il logo del levriero (in alto a destra).

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