Difficile trovare una tendenza
comune nelle sfilate maschili di Milano. Se si eccettua il tema viaggio, ricorrente
quasi ogni stagione. Così Etro guarda all’India degli hippies post
sessantottini e, sulle camicie militari e sul retro della giacca di lino a
quadri, applica inserti di sari. Stampa sulle T-shirt Ganesh, santoni, rane
simbolo di prosperità e un ritratto di Gimmo Hendrix, ironico omaggio al
fondatore Gimmo Etro. Propone completi in Madras, gioca con fantasie macro-paisley e immagini accennate di kamasutra. Massimo Giorgetti per
MSGM prende i colori dei tramonti sulla
West Coast e li enfatizza in stampe in cui il floreale si mischia al camouflage. Per parka e giacche. Da Wolf
Totem, brand del gruppo cinese
Septwolves, lo stilista Colin Jiang si ispira all’antica tribù cinese Kam,
devota al bello. Riprende nelle stampe il tema del lupo come figura mitologica,
per giacche, bomber, maglie, chiodi con dettagli grunge e lucentezze psichedeliche(in alto). E’ un viaggio nel tempo quello
di Guillaume Meilland da Salvatore
Ferragamo. Evoca le atmosfere dell’estate in Costa Azzurra di Alain Delon in Plein soleil e di Mastroianni. Le
giacche sono sfoderate, larghe, staccate dal corpo, nei classici check inglesi. Le camicie sono
in pelle traforata sottilissima. Pal Zileri ricrea alla Rotonda della Besana il
caffè Florian di Venezia (seconda foto dall'alto). Rivede pezzi d’archivio degli anni ’80 e ’90 per un
guardaroba dove il sartoriale e il decostruito si fondono perfettamente. Prende spunto alla Dolce Vita romana
Cifonelli, marchio nato dalla storica sartoria Cifonelli di Roma. Il suo è un look
completo, dall’ abito con gilet, di taglio ineccepibile, al Panama, agli
occhiali da sole. Ricchissima, quasi settecento pezzi, completa di pigiami e boxer, la collezione di Eleventy,
il cui motto è leggerezza e morbidezza. Texture del vestire maschile si
alternano a camouflage appena accennato, e stampe geometriche in colori
inediti, ma mai vistosi: verde bottiglia, avana, prugna. Giacche aderenti ma
per tutti e pantaloni jogging. Un viaggio nel mondo dello sport quello di Dirk
Bikkembergs, dove righe di pelle illuminano il nero delle giacche, e strisce colorate movimentano le T-shirt
bianche. Un viaggio nell’individualismo generazionale da Munsoo Kwon lo stilista
coreano che debutta a Milano nel Teatro Armani. D’effetto l’uscita finale con i
modelli in formazione Quarto Stato,
ricorrente in questi giorni(terza foto dall'alto). Abito in denim con cravatta dal giapponese Sulvam, che sfila
anche con la donna (in basso). Santoni sceglie il Giacomo Caffè di Palazzo Reale. E i
camerieri sui vassoi servono mocassini di coccodrillo leggeri e
pieghevoli. Edhen presenta le sue scarpe,
inedite e colorate, interamente realizzate a Parabiago, tempio delle calzature,
nel cortile dell’Istituto Lombardo di
Scienze e Lettere.
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