Moi Multiple |
Come da vari anni l’ultimo giorno della settimana della
moda milanese è dedicata agli stilisti emergenti o appena emersi. Un’ottima
iniziativa della Camera Nazionale della Moda Italiana (CNMI) assolutamente
“coerente con i tempi”. E’ apprezzabile l’entusiasmo dei giovani talenti, ma
stupisce l’insistenza a proporre sempre qualche capo improbabile, senza pensare al mercato. Chi può
indossare una pelliccia tagliata a listelli o portare un tubino insaccato in un
PVC trasparente da vuoto spinto o
mettersi un abito con uno strascico, che anche Lady Gaga troverebbe inopportuno sul red
carpet? Le sfilate si sono aperte
con Chicca Lualdi BeeQueen (vincitrice nel 2009 del concorso, promosso dalla
CNMI, Fashion Incubator). Molto bianco in alternativa a un rosa pallido, linee misurate e un uso della pelliccia
innovativo e smitizzante. Cristiano Burani propone abbinamenti di materiali in contrasto come neoprene e voile di seta,ma insiste, forse troppo, sul
“coraggio di osare”.
Mauro Gasperi |
Sotto al tendone del Castello Sforzesco hanno fatto il loro debutto i vincitori di Next
Generation selezionati tra cento candidati e i tre New
Upcoming Designers di N-U-De, usciti da concorsi, ma non nuovi alla
passerella. Mauro Gasperi
predilige il nero vivacizzato da profili, dettagli a sorpresa, inserti in
colori forti. Da Moi Multiple, di Anna Francesca Ceccon, il fil rouge è il
fiocco: sul miniabito con volant, sul cappotto cammello,perfino sul giubbotto.
Francesca Liberatore si sbizzarrisce nei mantelli: con martingala un po’
settecentesco, bianco con marsina, nero asimmetrico. Per Next Generation
Ludovico Loffreda si ispira al paesaggio urbano e punta sulla pelle. Harunobu
Murata (Tokyo 1988) è per la
linearità, non minimalista. Camille Pfister, di Parigi, ama i drappeggi e i
bandage. La donna di Santo Spada è un po’ irreale nei suoi avvolgenti chiffon.
La giornata si è conclusa con le sfilate di due stranieri, giovani ma già ben “emersi”: il russo
Sergei Grinko e Basharatyan V, dove V sta per Veronica, direttore creativo del brand nata a
Mosca da famiglia armeno-balkaria, naturalizzata inglese.
Nessun commento:
Posta un commento