Neanche
i giornali locali ne hanno parlato. Le vittime si sono rifiutate di sporgere denuncia, dato che chi le ha tenute sequestrate per più di un’ora era il
convivente di una di loro da più di cinque anni. Del sequestratore, giovane,
incensurato, con regolare documento di identità, non si conoscono né la
professione, né i trascorsi prima della sua venuta a Milano, dove è domiciliato
in casa di una delle vittime. Sembra che la tragedia sia esplosa nel giro di
pochi minuti. Le tre donne, tutte professioniste milanesi, in vacanza in Riviera Ligure, avevano deciso per una gita in barca. Al momento di uscire
dalla porta di casa il sequestratore ha incominciato a opporre resistenza,
correndo per il giardino e facendo capire
che non sarebbe mai rientrato in casa. Dove doveva assolutamente
rientrare, dato che non può stare all’aperto per il rischio di fughe. Inutili
sono stati i tentativi delle donne di blandirlo, prima a parole poi con la
proposta di deliziosi manicaretti. Argomento decisivo data la propensione del sequestratore
per la buona cucina. Fino a quando
con un colpo di mano l’energumeno si è piazzato davanti al cancello della
villa, minacciando perfino con i denti chi osava avvicinarsi. Le tre donne
terrorizzate si sono rinchiuse in casa e hanno aspettato in preda al
panico che l’assalitore si
placasse. Dopo neanche mezz’ora, infatti, giocava felice con la pallina e in
serata camminava al guinzaglio a fianco della padrona.
Nessun commento:
Posta un commento