Anna Bonino, Mishy Gregori, Laura Terranova, Sonja Tagliavini, Gabriella Maveri |
dove il kitsch
è stato preso troppo sul serio
è ricorrente nelle cosiddette vie della
moda. E Milano non è da meno. Per cui quando ci si trova di fronte a una
realtà che non rientra in questa panoramica, la sorpresa è forte. E’ stato così
per l’iniziativa, che si ripete ogni anno a maggio, di chic e intraprendenti signore
allo Spazio Cernaia in Brera, in una palazzina fine ‘800 con un inaspettato,
delizioso giardino, proprio dietro l’abside della Chiesa di San Marco, dove
nella canonica Mozart visse tre mesi. Qui Sonja Tagliavini ha proposto un succoso
assaggio della sua Cucitoria, pezzi made
to measure, dal taglio e la vestibilità perfetta, mai banali, ma neanche
pesantemente caratterizzati. Quel giusto equilibrio, tipico del buon gusto che
si ritrova anche nella scelta di accessori vintage, soprattutto borse, di Laura
Terranova. Pellami esotici, griffe famose, ma all’insegna di un understatement
esemplare. Mishy Gregori ha mostrato i suoi foulard con immagini fotografiche,
per un tocco di eccentricità calibrato e mai sopra le righe. Anna Bonino per Crizu ha
incuriosito con le piccole sculture e i gioielli,
realizzati con la carta piegata di vecchi libri. Infine Gabriella Maveri, padrona
di casa, ha esposto i frutti della sua Ricerca, oggetti di ieri e di oggi, design
e tradizione, dal portaritratti al vassoio. A completare l’evento la mostra di Antonio Casalino(v.foto in alto) e Gaia Maveri, artisti che partono da presupposti
quasi opposti ma uniti da un comune spirito geometrico. Parte del ricavato
delle vendite è stato devoluto al Centro di Accoglienza della Chiesa di San
Marco.
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