martedì 31 marzo 2015

TUTTO SU UNA MADRE


 Catherine Opie
 Cindy Sherman

Continuano le presentazioni di mostre per l’Expo, anche di quelle che iniziano più tardi, come  “La Grande Madre”  dal 25 agosto al 15 novembre al Palazzo Reale di Milano.  
Ideata e prodotta dalla  Fondazione Trussar
di e curata da Massimiliano Gioni, parla della donna nella sua funzione di dare vita e nutrimento,  quindi in linea con il tema di nutrire il pianeta. Un argomento non certo nuovo, ma affrontato in un modo diverso e così contemporaneo da generare grande aspettativa.  Racconta con le opere di 127  artisti, soprattutto donne, la figura femminile e materna dai primi del novecento a oggi. Mettendo il punto sui passaggi più significativi e sfaccettati dell’evoluzione. Niente madonne allattanti dei precedenti secoli, ma rappresentazioni di tensioni represse, di drammi sessuali, e distorsioni dell’immagine fino a quella della mamma infanticida. Dai disegni e le incisioni di Kubin e Munch,  condizionati dai primi scritti freudiani  al ruolo stravolto della donna secondo futuristi, dadaisti, surrealisti, con le spose meccaniche e le bambole sessuali. Dalla Donna 100 teste di Max Ernst, Immacolata Concezione del 2000, al cerbiatto con il volto di Frida Kahlo, alle figure arcaiche di Louise Bourgeois. Dagli inquietanti autoritratti di Catherine Opie alle provocazioni di Cindy Sherman. Fino al video di Pipilotti Rist (foto in basso)  che, proiettato sul soffitto di una sala, avrà l’effetto di un affresco del post umano.    

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