(foto Marco Caselli) |
Ci vuole un bel coraggio per portare sul
palcoscenico una storia tratta da un libro, diventata nel 1969 film con la
regia di Sydney Pollack, accolto con enorme successo a Cannes e insignito di un Oscar
per il miglior attore non protagonista.
Giorgio Mariuzzo, che ha tradotto
e adattato il testo e Gigi dell’Aglio regista,
questa audacia l’hanno avuta e sono stati premiati. “Non si uccidono così anche
i cavalli”, prodotto da Fondazione Teatro Due in collaborazione con Balletto
Civile, dal 21 al 24 maggio al Teatro dell’Elfo di Milano, è stato molto applaudito
e, nonostante le due ore senza interruzione, ha tenuto vivissima l’attenzione . Il romanzo, scritto
nel 1935 da Horace Mc Coy, racconta l’America della grande depressione . Giovani e meno giovani, arrivati a Hollywood da tutto il Paese e anche da oltre oceano, partecipano a una maratona di ballo a coppie. I vincitori non conquistano i
mille dollari in palio per meriti, ma per resistenza fisica. Nessun giudizio di
qualità quindi, ma criteri di scelta
simili a quelli usati per gli animali da macello. A parte qualche ingenuo
concorrente legato al sogno americano, che
spera di essere notato da un produttore, gli altri gareggiano per fame, più che per fama.
Come la coppia, di cui lei incinta, che
non ha casa, ma vive sui treni merci. I personaggi
parlano poco, ma sono ben caratterizzati, credibili. Come Gloria cinica e disillusa,
piuttosto che l’inglese Alice, arrivista con velleità d’attrice, o il cowboy
Robert lì per caso, impacciato ma generoso e sempre pronto a mediare. Sul
palcoscenico, trasformato in pista da ballo, oltre i concorrenti scatenati in
performance di ottimo livello, il
viscido presentatore e una sgradevole e rigida infermiera, c’è una valida piccola
orchestra e Michela Lucenti, che ha curato la scrittura
fisica dello spettacolo, nella parte di una pseudo Carmen Miranda, l’emigrata che ce l’ha
fatta. Ai due lati è seduto un certo
numero di veri spettatori: un modo geniale per coinvolgere il pubblico ed evidenziare le analogie con certi reality show televisivi.
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