Street food |
Si parla molto di cibo.
Demonizzato e ridotto in calorie per aspiranti taglia 42. Con contorno di
ridicole tradizioni negli spot pubblicitari. In televisione e in radio fa
risplendere il talento di uno chef. Al cinema è coprotagonista di film. E’ nei giornali, sul web, nei libri. Durante Bookcity
a Milano, tra i tanti di cucina, è stato presentato “Il cuoco e i suoi re” di
Edgarda Ferri, nell’elegante edizione Skira. L’autrice, famosa per le biografie,
racconta la storia di Marie Antoine Carême, il più celebre cuoco di
Francia (1783-1833). Il cibo è oggetto di fiere, dibattiti, congressi, corsi, sempre
più specialistici. Un tempo l’obiettivo era il soufflé o l’anatra all’arancia,
ora si punta all’uovo sodo o al riso in
bianco, con qualche blitz su sushi e kebab. Tra gli alimenti più corteggiati il
cioccolato, con saloni, rassegne e artisti dedicati. Di recente è uscito “Les
Marquis de Ladurée – Lo spirito cioccolato” con ricette dei pasticceri parigini. In una confezione che ricorda
quella delle religieuses e dei macaron. Tra i protagonisti new entry il pane, in
ottima posizione nella hit parade del “facciamolo in casa”. A Milano è in mostra allo Spazio
Oberdan dal 27 novembre fino al 26 gennaio: storia, riti, paradossi. Se mele e
ciliegie sono confinate in sagre paesane
il limone in Francia, a Mentone, è la star di un festival internazionale . Nato
nel 1933 come piccola esposizione ora conta circa 160mila visitatori.
Quest’anno, dal 15 febbraio al 5 marzo, prevede 20mila ore di lavoro per le
squadre di allestimento e pacchetti speciali per i turisti (www.tourisme-menton.fr).
Accanto all’alta cucina si fa strada, è il caso di dirlo, lo street food,
parente ambulante del fast food. Il
business è in tale crescita da aver favorito anche il food truck, cioè i
veicoli per il trasporto. VS, azienda
piemontese del settore, è passata da un
fatturato di 254 mila euro nel 2011 a 990mila euro nel 2013, e la previsione per il 2014 è di 1
milione e 500mila euro.
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