Chissà perché delle tante “idee” americane,
e ce n’è di buone oltre alla Coca Cola, ha preso piede Halloween. Come mai con tutte le tradizioni
italiane, si è andati negli Usa a prenderne una che non ha niente di interessante.
Se la ragione è una spinta al consumo, forse si poteva trovare qualcosa di meglio. Feste con dress code di
rito, iniziative, viaggi ormai sono programmati in tutta la penisola e anche
fuori. Come un week end al castello di Dracula a Bran, frazione di Brasov in Transilvania,
con giro nelle stanze guidati dal fantasma del vampiro. Tra i gadget, a parte le zucche che nei
supermercati stanno spodestando i crisantemi, le T-shirt, come sempre, sono i pezzi più proposti. Dalle più basic e rozze con
teschio o scheletro a quelle più ironiche o con pretese di esserlo con gatti
neri, streghe, tarocchi, amuleti. La limited edition di
Alysi sull’etichetta porta scritto: “Trattasi
di capi sottoposti a un particolare incantesimo. Ogni capo è stato immerso in
una pozione magica che dona un aspetto
ammaliante a chi la indossa…”. Niente scheletri o simili, ma frammenti di un viso ispirati al film
Black Dalia sulla T-shirt di Frankie Morello. Teschi, fantasmi, croci e chi più ne ha più ne metta su anelli e bracciali (Nomination, Pandora).
Niente di male anche se il tutto lascia perplessi. I dubbi diventano più pesanti se si viene a
sapere che qualcuno per un travestimento più convincente utilizza lenti a contatto con iridi nere o a forma di fuoco che contengono pigmenti di metalli tossici, pericolosissimi per gli occhi. Last but not least sembra che in Italia ogni
17 minuti in media venga ucciso un gatto nero, con un picco nella notte di
Halloween, per riti
esoterici e satanisti. Per questo 432 volontari di AIDAA (Associazione italiana
difesa animali e ambiente)in quella notte formeranno delle ronde in oltre
sessanta zone italiane.
Nessun commento:
Posta un commento