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La Sala Stucchi dell'Hotel Excelsior (foto Giovanna Dal Magro) |
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Dal film "C'era una volta in America" |
“Volevi un ristorante sul mare? Fuori stagione sono
chiusi e l’ho fatto aprire per te” la frase è piuttosto banale e in odore di
maschilismo. Orripilante per chi coltiva l’understatement, presuppone sfoggio
di potere un po’ mafiosetto, con flash di “Lei non sa chi sono io”. Però se chi
la pronuncia è un soggetto affascinante, può lusingare molte donne. Probabilmente per quell’inconscia, irrefrenabile, forse disdicevole sindrome del Principe
Azzurro che colpisce anche le più restie e ciniche femministe. Noodles con
quella frase ottiene l’effetto voluto
con Deborah. E’ una scena di “C’era una volta in America”il film di Sergio Leone
del 1984, che è stato restaurato da Gucci l’anno scorso. Deborah è una
splendida Elizabeth Mc Govern, il seduttore Noodles è un Robert De Niro nel
fiore degli anni, molto convincente anche se il suo curriculum (come
personaggio) non è proprio impeccabile. Trattasi di un gangster del
proibizionismo, con una brillante carriera costellata di furti e rapine. Anche il ristorante sul mare
che lui fa aprire ha "degli argomenti" convincenti. E’ la sala Stucchi dell’Hotel
Excelsior al Lido di Venezia, uno dei più frequentati dalle star durante la
mostra del cinema. Ora questo salone Belle Epoque offre un servizio particolarissimo. Si può infatti prenotarlo interamente e
cenare nell’unico tavolo apparecchiato con camerieri vestiti proprio come nel
film, e un’orchestra che suona. Per uno
che griderà al kitsch efferato, saranno
in molti a voler tentare l’esperienza.
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