Anche se l’età prevalente era quella di chi Fred Buscaglione l’aveva visto da bambino o non l’aveva mai visto, l’affluenza e soprattutto l’entusiasmo del pubblico è stato altissimo, all’ultimo spettacolo del Festival degli Scali di Pieve Ligure, ideato e diretto da Sergio Maifredi per Teatro Pubblico Ligure. In scena allo Scalo Torre A qualcuno piace Fred (già il titolo merita l’applauso) dove Fred sta per Buscaglione, il cantautore morto nel 1960 a soli 38 anni. In un’ora e mezza il racconto a parole, ma soprattutto in musica o meglio a canzoni, degli inizi difficili fino al successo, presto seguito dal terribile incidente a bordo della Thunderbird rosa.
A interpretare Buscaglione l’ottimo Maurizio Pellegrini, ad accompagnarlo, prendendo le parti degli Asternovas gli altrettanto bravissimi sei di The Chamber Swing Orchestra, tromba, trombone, sax, batteria, pianoforte e contrabbasso. In programma tutti i pezziforti del repertorio in ordine cronologico, da Che notte e Che bambola, Teresa non sparare fino a Eri piccola, dedica appassionata a Fatìma il grande amore della sua vita, che lo aveva lasciato. Un modo per i più per conoscere Fred Buscaglione, per moltissimi per ritrovarlo "al fondo di un bicchiere, nel cielo dei bar" come dice una sua canzone, Bis ovviamente richiestissimo e molto apprezzato con Guarda che luna, perfettamente intonato alla serata. Anche se senza luna ma con un meraviglioso post-tramonto su una delle scogliere più fascinose del Levante ligure. Perfetta, come sempre, l’organizzazione che è anche riuscita con l’aiuto di Croce Rossa e Polizia locale a risolvere il malore di una spettatrice, senza interruzioni o creare panico. Non facile parlando di uno scalo sulle rocce raggiungibile con una ripida crosa.
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