Nel 2021 il presidente Sergio Mattarella l’ha nominato cavaliere per le “altissime qualità morali, intellettuali, professionali”. Difficile pensare che si tratti di un personaggio di spettacolo. Eppure è Mario Incudine (classe 1981) cantante e autore che con Antonio Vasta musicista, diplomato in pianoforte, polistrumentista, si è esibito ieri sera sugli scogli di Pieve Ligure per Rammendi Musicali, il secondo incontro della XVI edizione di Scali a mare Pieve Ligure Art Festival, ideato da Sergio Maifredi.
Anche se il tono di Incudine era scanzonato e piacevolmente interattivo con il pubblico, sono bastati pochi minuti per rendersi conto del livello dello spettacolo. E del perché dell’onorificenza. Con le sue canzoni in siciliano ha fatto conoscere nel mondo la cultura dell’isola, che non significa solo amore e bellezze naturali ma anche dignità e lotta contro la mafia. Tra l’altro Incudine organizza spettacoli con carcerati. Perfetto l’accordo con Vasta, straordinario con il pianoforte ma anche con le fisarmoniche. Erano incredibilmente a loro agio i due in un angolo dello scalo, dato che il mare aumentava a vista d’occhio tanto che gran parte del pubblico, numerosissimo peraltro, era appostato sulle scalinate e i terrazzamenti sopra le rocce intorno. Tra le canzoni, quasi tutte precedute da una breve spiegazione data la difficoltà per i più di capire il dialetto, trascinante quella dedicata alla figlia undicenne di Incudine, dolce e appassionata. Omaggio ai liguri ed emozionante la versione siciliana di Bocca di Rosa di De André, con infiltrazioni di humour siculo. Forte, commuovente, la canzone sulla dignità, preceduta da un discorso conciso e senza fronzoli sull’importanza di fare crescere nei siciliani la consapevolezza che non si è soli di fronte alla mafia. Uno spettacolo davvero entusiasmante che si avrebbe voluto continuasse ancora. Nonostante i ripetuti bis. Complici, certamente, la magia del luogo, la luna crescente, il mare che rumoreggiava quel tanto per dare un brivido e un’ottima organizzazione tecnica che ha permesso un audio da grande teatro.
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