mercoledì 8 marzo 2023

VOLUBILI? MEGLIO ZOCCOLE

 
Quello che dispiace di Così fan tutte, in scena al Teatro Menotti Filippo Perego di Milano fino al 12 marzo, è non capire tutto quello che viene detto o cantato. Non per un problema di acustica, ma perché il napoletano non è sempre comprensibile. E il dialogo e i canti sono così brillanti da rammaricarsi di perdersene qualcuno. Non si tratta dell’opera di Mozart, in versione napoletana, ma di un liberamente tratto che ne prende lo spunto e il plot. 

In scena le Ebbanesis, nella vita le bravissime Serena Pisa e Viviana Cangiano. Con l’accompagnamento musicale di mandolino e mandoloncello di Marcello Smigliante Gentile, chitarra classica di Gianluca Trinchillo, chitarra manouche e chitarra indiana di Alessandro Butera che ha curato anche gli arrangiamenti per l’ensemble. L’elaborazione musicale, così come la direzione artistica sono di Mario Tronco, ex Avion Travel, e il Teatro Nest, la regia è di Giuseppe Miale di Mauro. La vicenda dell’opera mozartiana è in realtà un flash back raccontato dalle due sorelle Fiordiligi e Dorabella. Che oltre a essere loro stesse, impersonano i  fidanzati, sotto travestimento, mandati per una scommessa, a provare la fedeltà delle due. Per vedere appunto se “come fan tutte” sono “volubili, meglio zoccole”. Una prende anche i panni di Don Alfonso organizzatore dell’imbroglio e l’altra quelli della complice Despina, la cameriera con forte accento tedesco. In scena non c’è niente, solo delle paratie e uno stand con appesi gli abiti da indossare per i diversi ruoli. Ma basta il modo di parlare e di muoversi delle attrici per riuscire a immaginarsi le sale di un palazzo dei quartieri spagnoli o di una villa di Chiaia. Si ride certo, lo spirito del vaudeville alla partenopea è continuamente presente,  ma ogni tanto con le loro magnifiche voci le Ebbanesis riescono a far pensare all’amore con la dolcezza malinconica stile Reginella.   

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