E’ stato un personaggio molto amato e non solo dalle fashion victims, se sulla rete di un cantiere semiperiferico di Milano qualcuno ha scritto a lettere cubitali Virgil Forever. Perché Virgil Abloh, scomparso in novembre a 41 anni, è stato molto di più del talentuoso creativo che ha portato alle stelle il suo brand, ma soprattutto la collezione uomo disegnata per Louis Vuitton. Fino all’ultimo, sfruttando il nome, il successo e il seguito tra i giovani si è battuto per l’inclusività, per i neri e contro le discriminazioni. Normale quindi che in occasione delle Fashion Week maschili, prime manifestazioni di moda dopo la sua morte, ci fossero dei tributi.
A Milano la maison gli ha dedicato vetrine e cortile del negozio in Via Montenapoleone. All’esterno, su una pedana a specchio, una scultura riproduce un aeroplano di carta, ricordo dell’infanzia, con stampa di nuvole sul cielo azzurro, motivo ricorrente delle sue collezioni. Nelle vetrine e all’interno il tema degli scacchi, gioco per tutte le età e le culture, quindi inclusivo, ma anche metafora delle sfide della vita e presente, anche questo, nella moda di Virgil. A Parigi, sfilata grandiosa nel Carreau du Temple, ex mercato coperto in ferro e vetro nel Marais. Nell’enorme passerella con il tetto di una casa, delle scale, una camera da letto, oltre 60 modelli, uomini e donne, indossano otto collezioni, tra ballerini scatenati in acrobatici movimenti, con la musica suonata da orchestrali seduti intorno a un lungo tavolo, diretti dal famoso direttore venezuelano Gustavo Dudamel. Come sempre mix di sportswear e sartoriale con flash di fantasia e onirico e uscita finale di tutti i collaboratori.Internazionale, invece, perché in streaming, l’asta da Sotheby’s di New York, dal 26 gennaio all’8 febbraio. Da battere 200 sneakers Nike Air Force 1. Disegnate da Virgil sono in vitello patchwork di Damier e Monogram, due classici Vuitton, con la scritta Air sulla suola e Lacet sulle stringhe. Sono proposte in una valigetta di pelle arancione con monogramma. Il prezzo base è di 2 mila dollari. Tutti i proventi sono destinati alle borse di studio Post Modern istituite da Virgil Abloh per la Fashion Scholarship Fund che supporta studenti di origini black, afro-americane e africane.
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