uomini
e donne in coppia, giovani ma non
giovanissimi, capi in cui i tessuti, anzi le stampe dei tessuti, davvero
speciali e mai visti prima, erano l’elemento di massima attrazione. Piccoli
disegni di varie dimensioni, geometrici e non, ripetuti anche in colori diversi
sullo stesso capo e di dimensioni svariate. Frutto di rivisitazione di antichi
mosaici? Elaborazione dei motivi di tappeti da lontani paesi? No, realtà percepita
dal microscopio, fotografata, ingigantita e colorata: un microcosmo fatto di
batteri, cellule, microvesciche al centro dell’epigenetica, branca degli studi
genetici che si occupa dei cambiamenti e delle mutazioni. A spiegare il tutto,
prima del defilé, l’ideatrice di Physis (dal greco generare, dare vita). E’
Valentina Bollati, docente capo del laboratorio di Epigenetica ambientale
dell’università milanese (nella foto al centro), supportata nell’iniziativa Physis, di cui questo è il
primo capitolo, dalla ricercatrice Federica Rota, da NoLab Academy, l’istituto
che ha trovato chi poteva stampare i tessuti,
chi disegnare e realizzare i capi, e dalla ritrattista Rita Antonioli che ha lavorato con
la sua macchina fotografica sul microcosmo. E poi dai modelli, non professionisti
della passerella, ma ricercatori che, con una coreografia davvero ben studiata,
dopo la camminata iniziale hanno formato un tableau
vivant davanti ai chiostri dove era il pubblico e hanno raccontato le loro
scoperte. Non parlando al momento, ma con la voce registrata, di cui veniva di
volta in volta segnalata l’appartenenza da una lampada che raccoglievano da
terra. Da questi racconti e dal talk che ne è seguito nell’Aula Magna, si è
capito molte cose sull’inquinamento ambientale e come esso possa portare a
trasformazioni delle cellule pericolosissime per l’umano. Immediata la
necessità di correre ai ripari, potenziando sempre di più la ricerca, non solo
per curare le malattie, quanto per prevenirle, studiando come si
verificano. E la moda, con una collezione come questa, può essere un modo per
trovare finanziamenti. Come dice lo slogan Vestirsi
di scienza per una vita migliore.
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