Sulle passerelle milanesi dell'uomo,
apertesi ieri sera, come del resto nelle presentazioni di Pitti a Firenze, ci si rende
conto che ogni capo va visto isolato dal contesto, prescindendo da come è
accostato o accessoriato. E’ il modo per
valutarne il taglio, la portabilità,
capire di cosa è fatto. C’è sempre un tema ispiratore, ma in realtà si deve
guardare alla funzionalità del singolo pezzo, ai dettagli innovativi e curiosi.
Da Frankie Morello il filo conduttore è il viaggio, non certo una novità, ma è
solo uno spunto per spaziare in una varietà di materiali: pelle, tessuti principe di Galles o quadrettati,
latex . Dai bomber ai piumini dalle felpe
alle camicie, ognuno ricorda un mondo diverso.
Tutto è accentuato nei capi della donna. La funzionalità che
diventa punto di partenza della creatività: è il caso di Biuu, marchio del
fondatore e direttore creativo Wu Hao, 35enne di Shanghai. Molto è preso dall’abbigliamento
degli atleti, ma stravolto da accostamenti di colori inediti e inserti vivacizzanti
a sorpresa. Niente è scontato o in più. Tutto ha un suo perché, come lo zaino
inserito nel dietro del biker. Sceglie il Teatro dell’Arsenale Ih nom uh nit,
marchio nato tra Parigi e Los Angeles, ma prodotto in Italia, per la sua
presentazione-installazione. Con lo sfondo di un filmato dell’attacco giapponese
a Pearl Harbor e la voce concitata di uno speaker fra le sirene, una decina di
modelli è ferma in mezzo alla scena. Per loro parka verde militare, camicie con
spalline, o a quadri da cow boy, con scritte o disegni . Ma anche giacconi di montone, pellicce
ecologiche e pull stelle e strisce. D’impatto. Casting interessante da Marni. I
ragazzi hanno capelli lunghi e visi irregolari con espressione seccata o
triste. Su di loro un crescendo di proposte alternative. S’inizia con cappotti oversize dal taglio sartoriale, si
continua con pelose maglie a righe interrotte, K-way asimmetriche , parka dalle
stampe che ricordano la street art, trench classici ma in tessuto maculato, e
si finisce con sovrapposizioni di
piumini dalle fantasie forti (a sinistra). Un
athleisure lussuoso quello di Chorustyle, i pantaloni tuta sono in velluto e il piumino è in laminato
color bronzo (a destra). Attenzione alla sostenibilità da Giuseppe Zanotti, dove i pellami preziosi tipo coccodrillo, zebra e
pitone sono banditi e sostituiti da una nappa, che fa parte della
catena alimentare, trasformata in coccodrillo, zebra e pitone e conciata con sostanze vegetali, non inquinanti. Tra i pezzi forti il Chelsea boot in tartan o glitterato e lo scarponcino stringato Combact di
straordinaria leggerezza.
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