Si
riesce a immaginare un film western in cui il cow boy protagonista, velocissimo
con la pistola, si lava i denti con lo spazzolino, piange
per la morte del suo
cavallo, si addormenta mettendo sotto la testa uno scialle regalatogli, si
suppone, da una donna? Nel film The
Sisters Brothers del francese Jacques Audiard succede. Tratto dal romanzo
del canadese
Patrick DeWitt, racconta la vita dei due fratelli Eli e Charlie
Sisters, in viaggio dall’Oregon a
S.Francisco, facendo stragi, per conto
di un certo Commodore. Se Charlie interpretato da Joaquin Phoenix è il cow boy
classico, duro, implacabile, restio a qualsiasi forma di dolcezza, Eli il
maggiore, uno straordinario John C. Reilly, è quello dello spazzolino da
denti e dei buoni sentimenti, sempre pronto a proteggere il violento fratello
(in primo piano in una scena del film con Phoenix e nella foto in conferenza stampa con il regista, lo sceneggiatore Thomas
Bidegain e l’autore delle musiche Alexandre Desplat). Nella storia c’è anche
l'investigatore poi diventato cercatore d'oro, interpretato da Jake Gyllenhaal,
non nuovo al ruolo di cow boy, essendo stato protagonista nel 2005 del discusso
I segreti di Brokeback Mountain di Ang Lee. Tra pistolettate,
sparatorie nei saloon, come da manuale del perfetto western, e lunghe
cavalcate che, ha commentato Reilly ridendo, sono state per lui la sfida
maggiore. In realtà, come ha detto Audiard, è una storia di sentimenti, di
amore fraterno, che tocca davvero il cuore. Tutto con numerosi flash d’ ironia
e tenerezza nei dialoghi scarni, ma ben congegnati. Nei film di questa mostra
l'affetto tra fratelli e l'amicizia sembrano essersi sostituiti all'amore
classico. Da Frères ennemis del
belga Oelhoffen dove due bambini cresciuti insieme si trovano, da adulti,
poliziotto e criminale a confronto, a La
quietud dell'argentino Pablo Trapero che affronta il rapporto tra due
sorelle che si incontrano dopo anni. Fino all'amicizia di una vita di Lenù e
Lila in L'amica geniale di Saverio
Costanzo. Ieri il tappeto rosso del
film, con tutti i ragazzini interpreti, in un pomeriggio finalmente di sole, ha
rianimato questa edizione della mostra, un po' sotto tono, forse per le piogge
improvvise e torrenziali.
Adoro John C. Reilly e andrò a vedere il film The Sister brothers...Alessandra
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