Davvero Milano non si ferma mai. La frase suona banale e ridetta. Però è vera. E’appena finita la grande kermesse del Salone del mobile e Fuorisalone, anch’essa a ridosso del Miart ed è iniziata e terminata la Food Week, con 100mila
presenze registrate, circa 60mila in più
dello scorso anno. Ma già spazi, vie e giardini si preparano a ospitare i
pianoforti di Piano City. Mentre negli scali ferroviari dismessi nascono come
funghi tensostrutture pronte per i concerti di SMC Social Music City. Senza
parlare poi di Torri millennial che nel sud della città dialogano con la
sessantenne Velasca. E di parchi e orti che inaspettati si aprono al pubblico.
Oltre a mostre private e non, performance e spettacoli teatrali che coinvolgono
interi palazzi. Difficile, quasi impossibile stare dietro a tutto. Un criterio
può essere la voglia di sperimentare
zone sconosciute della città. Come è da
sempre per il design, quest’anno lo è stato per il food. Con molte proposte nelle zone più centrali,
ma altrettante in vari quartieri più decentrati. Tra i punti focali Taste
of food, dal 10 al 13 maggio, alla nona edizione, a The Mall. Ma con
ingresso in Piazza Alvaar Alto: un modo per coinvolgere e animare il quartiere
Garibaldi, dove la movida spesso si ferma in Piazza Gae Aulenti(foto in basso). Qui, in
quattro giorni e con una spesa abbordabile, era possibile assaggiare i sessanta
piatti-asso nella manica di alcuni dei più stellati chef (foto al centro) e avere un contatto
diretto con loro. Ma Taste non significa solo cucina. Vuole dire birre con speciali
combinazioni e selezioni di luppoli, enoteche con cinquanta etichette, dalle
più classiche alle anticonvenzionali. E ancora cocktail, degustazioni di whisky
o rum, pizze e focacce doc, le meraviglie di Sushi B o le ostriche Amélie
accompagnate, of course, da un bicchiere di Piper-Heidsieck. Tutt’altro
panorama alla Fabbrica del Vapore dove al The
Vegetarian Chance, festival della cultura vegetariana, si sono sfidati con le
loro ricette vegane otto cuochi. A Orticola, ai Giardini Montanelli,
degustazioni in tema di piante e fiori. Street food è stata protagonista anche
nel cortile di Man’s World, in Via
Orobia(foto in alto), quasi all’ombra della Torre Prada. Alla sua prima edizione milanese
questo Boutique Event ha visto assemblate nella vecchia fabbrica Orobia tutte
le passioni maschili. Dalle più scontate come auto e moto ai sigari, alla moda,
ai giochi, ai drink a prelibatezze del palato come la tartare di salmone con
miele di castagno, salsa di soia o la tartare di scamone piemontese con
vinaigrette.
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