VOGLIA DI CAMBIARE...
...potrebbe essere
la tendenza di questa settimana della moda milanese conclusasi oggi. C’è chi cambia
mantenendo intatto il proprio stile e
chi osa stravolgimenti che non sempre convincono. Chi procede con piccoli
tentativi che spesso non arrivano allo scopo e chi invece ci riesce . Gli
ultimi brand a sfilare sono stati il cinese
Ricostru, supportato da Camera della Moda, e due giapponesi. Il primo, sostenuto
anche lui da Camera della moda, è Ujoh,
creato nel 2009 da Mitsuru Nishizaki.Lo stilista, con un curriculum di sette anni da Yohji Yamamoto, parte dai tagli classici per arrivare a
capi assolutamente innovativi, ma con uno studio delle proporzioni tale da renderli
portabili. Sconvolge il completo
tre pezzi con giacca doppiopetto abbinandolo a pantaloni con gambe di colori diversi (foto al centro).
Con il gusto
delle sovrapposizioni applica pezzi di piumino sul cappotto. Inventa l’abito
salopette da completare con camicia bianca. Atsushi Nakashima per il marchio omonimo alterna e mixa tessuti jacquard artigianali con materiali altamente tecnologici.
Prende spunti dalle divise militari per il trench strizzato in vita. Personalizza la maglia con
il motivo di un pesce antico. Molti i
piumini con cappuccio e bordo in pelliccia, per lui e per lei, in materiali ultra leggeri ma
a prova di grande freddo. “Facciamo le stesse cose cambiando la faccia “ così
racconta Piero Cividini il suo modo di rinnovarsi. Femminilizza i tessuti
maschili, studia lavorazioni particolari, usa la serigrafia. Così il paltò di
velluto ha una stampa gessato effetto
pioggia e una chiusura a zip. Il gilet di
visone ha striature effetto gessato(in alto la fine della sfilata). “Non ci sono regole, solo interessanti errori”
commenta John Richmond e rinnova cambiando le proporzioni, stratificando,
inserendo grafiche irriverenti, mischiando il tecnico al romantico, al sexy, senza arrivare a eccessi inutili. Da Eleventy
Paolo Zuntini allunga i paltò e le giacche tutte doppiopetto e più sciancrate. Le abbina a pantaloni extralarge
con lacci in vita. Colori dominanti oltre i classici grigio e beige, l’ocra e
l’azzurro. Accostare materiali diversi
con grande audacia è la strategia vincente di Giuseppe Zanotti. Nello stesso
sandalo in camoscio mette insieme cristalli, piume e plexiglass. Decora il
velluto, materiale protagonista, con cristalli. Lo stivaletto in pelle ha un
tacco d’oro sfaccettato (v.foto). La borsa iconica Le Marais di Rodo cambia dimensioni e facce. Ora è in pelle intrecciata
effetto midollino, ora in velluto, ora in pelle spazzolata e laserata effetto
broccato.
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